Alaphilippe e Van Avermaet volano, i big dormono


Due i vincitori dalla decima tappa del Tour, primo di tre giorni sulle Alpi. 

Uno - Julian Alaphilippe - è arrivato in solitaria a Le Grand-Bornand dopo aver spianato in testa i cinque colli di giornata, 3 di prima e un fuori categoria, e conquistato 41 dei 51 punti in palio per la classifica dei grimpeur, di cui è nuova maglia a pois. Per lui sesto dei 51 successi stagionali della QuickStep Floors, compresa la Freccia Vallone con cui ha sfilato a Valverde lo storico pokerissimo consecutivo. E seconda vittoria in un grande giro dopo quella di Xorret de Catí alla Vuelta 2017.

L'altro è Greg Van Avermaet, il più combattivo di giornata che non solo ha mantenuto (per l'ottavo giorno, l'11esimo in carriera) la maglia gialla; ma l'ha addirittura rafforzata staccando i big, tutti accodati al ritmo imposto dal Team Sky per i 158,5 su e giù per l'Alta Savoia. Ora il belga comanda con 2'22" su Thomas, 3'10" su Valverde, 3'21 su froome, 3,27 su Nibali e 3,42 su Dumoulin.

Peccato, anche perché lo sterrato - rivisto al Tour dopo 31 anni sull'inedito Plateau des Glières - e la Colombière forse troppo lontana dal traguardo meritavano più spettacolo.


A quello però ha pensato Alaphilippe, che qui da Under 23 aveva fatto le prove generali vincendo la settima tappa al Tour de l'Avenir 2013, con la nazionale francese. Trionfò in fotocopia proprio sul Plateau des Glières, con 51" su Matej Mohoric e 1'39" su Adam Yates. Al Tour gli è riuscita sul "piccolo Zoncolan" l'impresa solo sfiorata sul Mûr-de-Bretagne, "l'Alpe d'Huez bretone": chiuse quarto dietro Martin, laporte e il solito Valverde.

Adesso però, per chiudere il trittico con La Rosiere e l'Alpe d'Huez "degli olandesi", tocca ai big. 
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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