Quintana vola sul Col du Portet, Thomas su Parigi
Nairo Quintana al Tour è tornato, Geraint Thomas il Tour l'ha ipotecato. Questi i verdetti dell'arrampicata sull'inedito Col du portet, con i suoi 2215 la Cima Desgrange del Tour numero 105.
Tappa memorabile, e certo non per la partenza con griglia stile Formula Uno, una trovata pubblicitaria che difficilmente rivedremo: 65 km a tutta, su 3.500 metri di dislivello, su e giù per i Pirenei: da Bagnères-de-Luchon a St.Lary-Soulan.
Pronti-via e ai -51 Quintana fora, e il compagno Amador anziché aiutarlo con la ruota sembra complicargli la vita.
L'espressione del colombiano però non è quella da "e anche oggi attacco domani" esibita negli ultimi anni. E' quella del Condorito dei bei tempi che ai -14 vola via, e ai -8,65 piomba su Kangert - numero rosso di giornata - e lascia lì pure Majka.
Dietro, i big si marcano a vicenda fin quando ai -1,6 parte Dumoulin. Gli va dietro Roglic, che vede Froome in difficoltà e sente odore di podio finale a Parigi, e la maglia gialla, che sembra averne più di tutti.
Bernal, il più giovane del gruppo, tira per il suo capitano, ma questa immagine, Froomie con la lingua fuori, non ha bisogno di interpretazioni tattiche. L'accoppiata Giro-Tour sarà anche possibile, ma se non succede da pantani '98 qualche motivo deve esserci.
Quintana - alla seconda vittoria stagionale dopo la tappa di Arosa al Giro di Svizzera - arriva da solo con 28" su Martin e 47" su Thomas, che va a sprintare per i 4" di abbuono.
Ora la maglia gialla guida con 1'59" su Dumoulin, che ha scavalcato Froome, ottavo al traguardo a 1'35" e terzo nella generale a 2'31".
Aspin, Tourmalet e Aubisque venerdì, e sabato la crono di Espelette emetteranno il verdetto finale di un Tour che, come ha detto il suo ex compagno Wiggins, può perderlo solo "Mr. G".
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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