Un palcoscenico per Putin

Folha de S. Paulo, Brasile

da Internazionale n. 1263, 6-12 luglio 2018

A prescidere dagli argomenti di cui si parlerà, il primo incontro bilaterale ufficiale tra Donald Trump e Vladimir Putin, che dovrebbe svolgersi il 16 luglio a Helsinki, si annuncia favorevole al presidente russo. Un incontro privato con il principale leader mondiale indebolirebbe molto gli sforzi degli europei per isolare il capo del Cremlino in risposta alla sua politica estera aggressiva.

L’assenza dei rappresentanti delle grandi potenze dalla cerimonia di apertura dei Mondiali di calcio a Mosca ha evidenziato il boicottaggio diplomatico, ma Putin non può certo lamentarsi del torneo. Finora il grande successo di pubblico e un’organizzazione senza incidenti hanno dato una buona immagine all’esterno. Inoltre le sorprendenti prestazioni della nazionale russa hanno suscitato un’ondata di ottimismo nella popolazione. L’opposizione accusa il governo di aver approfittato del clima di festa per mandare in parlamento proposte impopolari, come l’innalzamento dell’età pensionabile. Rafforzato all’interno, rieletto con il 77 per cento dei voti a marzo, un giorno dopo la inale dei Mondiali il leader russo avrà l’occasione di migliorare la sua immagine all’estero. E nessuna compagnia potrebbe essere più appropriata di quella di Trump. Il presidente statunitense sostiene da tempo la necessità di un dialogo con la Russia, una posizione abbastanza comprensibile data l’importanza geopolitica del paese. Ma lo fa in termini che non piacciono ai suoi alleati europei e neanche alle istituzioni statunitensi. Si pensi alla sua quasi caricaturale accettazione della tesi secondo cui il Cremlino non ha nulla a che fare con le interferenze nelle elezioni statunitensi del 2016. Trump ha detto di non avere motivo per non fidarsi della Russia, sconfessando l’intelligence americana e l’Fbi.

Con un interlocutore così docile, Putin potrà gestire come vuole i temi più scomodi dell’incontro. Stavolta non sarebbe un male se il carattere imprevedibile di Trump portasse qualcosa di inaspettato al vertice. (ugac)