De Marchi & C., prove tecniche di Innsbruck


Tappa undici. Come i chilometri di pianura sui 207,8 della frazione più lunga di questa 73-esima Vuelta. Ha vinto Alessandro De Marchi, al terzo successo in carriera al Giro di Spagna. 

Nel 2014 aveva vinto alla settima (ad Alcaudete), nel 2015 alla 14esima (ad Alto Campoo/Fuente del Chivo). Stavolta a Ribera Sacra/Luintra. Come sempre, alla sua maniera. In fuga, e bruciando la volatina con un attacco ai 4 .

Il "Rosso di Buia" - come il vino buono del suo Friuli - invecchiando migliora. E a 32 anni, dopo il podio nella terza tappa, si conferma in formissima mondiale per Innsbruck, dove sarà - ancora - uno dei fedelissimi del Ct Davide Cassani.

E di capitan Nibali, che a 25 giorni dalla gara iridata ha dato ottimi segnali: suoi, nella prima due ore di corsa, gli attacchi che hanno tirato il collo a un gruppo che ha menato forte per tutta la tappa, chiusa a un clamoroso 48 di media.

Segnali incoraggianti sono arrivati anche da Franco Pellizzotti, terzo a 59" dietro Restrepo (piazzato, a 28"), e compagno di Nibali nel Team Bahrain-Merida, che ha sospeso il 36enne bielorusso Kanstantsin Siutsou per positività all'EPO. Ancora EPO, nel 2018! 

Terzo successo italiano in questa Vuelta dopo la doppietta di Viviani, e il secondo per la BMC dopo il cronoprologo vinto da Rohan Dennis, prima maglia rossa che in gara è stata virtualmente di Pinot ed è invece poi rimasta sulle spalle di Simon Yates con un secondo su Alejandro Valverde e 14" su Nairo Quintana, i due galli del pollaio Movistar. 

A metà Vuelta, resta da capire se il mancuniano avrà fatto tesoro della sua ultima settimana al Giro.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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