Pinot d'annata a Covadonga, ma Yates è padrone


La testa fra le nuvole. Nel senso migliore dell'espressione: ai -6,3 km dalla iconica vetta dei Lagos de Covadonga, 21esimo capitolo di un amore con la Vuelta iniziato nell'83, ha fatto il vuoto Thibaut Pinot, primo con 28" su Miguel Ángel López e 30" sulla maglia rossa Simon Yates.

Il 28enne scalatore francese che ama l'Italia quasi più del suo Esagono completa così il suo trittico di almeno una frazione nelle tre maggiori corse a tappe: dopo Asiago al Giro un anno fa, Porrentruy 2012 e l'Alpe d'Huez 2017 al Tour, ora l'Alpe d'Huez di Spagna, dove ha vinto gente come Marino Lejarreta, Perico (Pedro) Delgado, Robert Millar, "Lucho" Herrera, due volte Laurent Jalabert, Pavel Tonkov. L'ultimo fu Quintana nel 2016. Lontano parente, quello, del Nairo piccolo piccolo rimbrottato di brutto - per mancata collaborazione - da Yates, che ora guida la generale con 26" su Valverde e 30" sullo stesso Quintana, i due capitani della Movistar.

Dopo due settimane di gara, i primi dieci all'arrivo son gli stessi che compongono, in ordine poco poco diverso, la top ten della classifica. Vale anche per Brambilla primo degli italiani: 11-esimo a 2'38" al traguardo, 13-esimo a 7'44" nella generale.

In una Vuelta con undici in arrivi in salita, sta' a vedere che la differenza finirà per farla la crono di martedì. E lì la testa servirà tenerla bassa. In posizione più aerodinamica possibile.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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