Lost Souls alle porte del sogno


Per ogni Kobe Bryant, LeBron James, Dwyane Wade che ce l'hanno fatta ce ne sono almeno dieci che si sono fermati alle porte del sogno. 

Sono loro, le Lost Souls, le anime perdute raccontate da Christian Giordano. Quelli che vivono nei racconti di chi li ha visti volare sopra al ferro o ha condiviso con loro un 3-contro-3. Racconti che viaggiano da un campetto all'altro, la tradizione orale dei playground. Sono: The Goat, Big Stretch, Black Magic, Shake&Bake, Skip. 

Perché all'anagrafe dei playground l'unico nome che conta davvero è il soprannome che ti hanno appiccicato compagni e avversari. Lost souls, idoli del campetto, stelle promesse, che hanno inseguito tiri impossibili per tutta la vita, finendo per vivere vite impossibili, inseguiti e raggiunti dalla sfortuna, da una siringa, da un proiettile. Stelle promesse, leggende più vere delle vere stelle. 

Perché a raccontarle non sono gli highlights, ma solo i racconti di chi c'era e ha toccato con mano. Di chi li ha visti prima che si fermassero alle porte del sogno. Prima di diventare Kobe, LeBron, Dwyane.

Per Sky Sport 24, Francesco Bonfardeci

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