Quattordici stagioni da numero uno


VOGHERA - L'approdo di Luigi Gastaldi al club rossonero risale a 14 anni fa. Nella primavera 1994 nove vogheresi tentano di rilevare la Vogherese dalle mani del patron milanese Gino Nicoletti. Tra essi figurano Cereseto, Ruggeri, Catenacci, Abeli, Nebbioli e Valmori, spalleggiati da Piero Lugano che sponsorizza la squadra da sei stagioni. La trattativa, coordinata dal sindaco Maurizio Ferrari, si arena: l'intendimento è suddividere equamente le quote tra dieci soci, all'appello manca la decima figura. 

Gastaldi all'epoca è presidente del gruppo assicurativo Maa e amministratore unico della Gewiss, una delle più forti squadre ciclistiche mondiali, diretta da Emanuele Bombini. Avviene il contatto, Gastaldi accetta di entrare nel gruppo dei vogheresi che rileva le azioni, 10 soci ognuno con il 10% di quote. 

L'Associazione Vogherese calcio, carica di debiti, viene liquidata e al suo posto trova il varo l'A.C. Voghera. La carica di presidente viene affidata a Gastaldi che la manterrà quasi ininterrottamente, salvo un breve interregno di Alberto Longeri, durante il quale il manager mantiene comunque la maggioranza relativa del pacchetto. 

La prima stagione in Interregionale (l'attuale serie D) è di studio. Beppe Sannino e Marco Torresani rifiutano la panchina, che viene affidata a Roberto Casone, poi esonerato per Mario Lenzi. La squadra si salva senza patemi. Quasi alla fine di quella prima stagione, in netto anticipo, Gastaldi presenta il nuovo staff tecnico: arrivano il promettente allenatore Antonio Sala e il direttore sportivo vogherese Osvaldo Verdi. L'obiettivo viene centrato al primo colpo: la Voghe, trascinata dai gol di Pagano, Giulietti, Visca e Gay, vince il braccio di ferro con i sardi del Calangianus e torna in C2 dopo sette anni. 

E' il momento d'oro del patron che nell'aprile 1996, con la C2 virtualmente in tasca, si candida e viene eletto alla Camera. Di li a qualche anno, il manager di Canneto chiude l'avventura con la Gewiss, mentre nel calcio sfiora per due volte i playoff per la C1, mancati per un punto. In società si susseguono gli avvicendamenti, escono uno alla volta i soci di inizio avventura ed entra il genovese Moreno Gallo, spalla fondamentale fino al 2004. Nel ‘97 esce di scena Osvaldo Verdi e arriva Ottorino Piotti. L'ex portiere del Milan assume l'incarico di direttore sportivo. (1a puntata - continua)BR

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