Perfetti - L' ascesa dei re della cicca nati col mito dell'America


la Repubblica, 16 genaio 2001

MILANO (g.lon.) - A Lainate, pochi chilometri a nord di Milano, li chiamavano i "re della cicca". E loro due, i fratelli Ambrogio ed Egidio Perfetti ci ridevano sopra con allegria. 

Ne avevano fatta di strada i due figli di Agostino, l'umile artigiano che a Lainate aveva un piccolo laboratorio di confetti e liquirizia. 

Da bambini, infatti, i futuri reucci della chewing gum giravano per il paese vendendo caramelle con una cassettina legata al collo. Nel '46 la svolta. I due ragazzi, dopo aver visto le gomme masticate ossessivamente dai soldati americani, decidono di produrle in proprio. Nasce così il Dolcificio Lombardo, il laboratorio che con il tempo si sarebbe trasformato nella Perfetti Spa. 

Il prodotto di punta sono le bubble gum, le palline di gomma distribuite con le macchinette (prima a 10, poi a 50, a 100 o 200 lire) che per anni hanno popolato le strade italiane disegnandone il paesaggio urbano e avvicinando i ragazzi al mito americano. 

La leggenda, però, sarebbe arrivata in casa Perfetti solo nel '69 con il lancio di Brooklyn, la Gomma del Ponte. Un nome, raccontano ancora in paese, balenato ai due non in segno d'ammirazione per le meraviglie di New York ma ispirandosi a un modesto ponticello di Lainate che attraversa il canale Villoresi. 

Ad ogni modo si tratta di un successo travolgente propagandato da campagne pubblicitarie aggessive e avveniristiche. La Gomma del Ponte, infatti, conquisterà fino al 90 per cento del mercato italiano di settore. 

La disgrazia si abbatte sulla famiglia nel 1975 quando l'Anonima rapì Egidio Perfetti, liberato dieci giorni dopo in seguito al pagamento di 2 miliardi di lire, per l'epoca una cifra di capogiro. Passano quattro anni e l'Anomima ci riprova, cercando di sequestrare, per fortuna invano, Gorgio Perfetti, figlio di Ambrogio. 

A quel punto qualcosa si rompe all' interno del gruppo famigliare. I Perfetti decidono di averne avuto abbastanza. E così si trasferiscono all'estero lasciando la guida operativa dell' azienda ai manager. La situazione non cambia dopo la morte di Ambrogio, avvenuta nel 1989, seguita due anni dopo dalla scomparsa di Egidio. Anche Giorgio e Augusto Perfetti (figli di Ambrogio, Egidio non ha avuto discedenti) preferiscono rimanere lontano dall'Italia, delegando ad altre mani il governo della società.

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