"Alapholie" Bergère


Se la miglior difesa è l'attacco, Julian Alaphilippe l'ha presa alla lettera. Altro che temere di perderla, nel giorno dei cento anni della maglia gialla: nella crono di 27,2km da Pau a Pa, un super classico sui Pirenei, il 27-enne francese ha messo in fila tutti, specialisti per primi, lui che specialista non è, ma completissimo sì.

E allora non solo l'ha difesa la maglia gialla presa alla terza tappa e riconquistata, sfilandola a Giulio Ciccone, all'ottava; l'ha addirittura rafforzata, rifilando 14" a Thomas, ora secondo anche nella generale a 1'26; e 36" a Thomas De Gendt e a Rigoberto Urán Urán.

Alla vigilia dei due tapponi di montagna, e de Tourmalet (Souvenir Jacques Goddet, la Cima Coppi del Tour) dove un anno fa scollinò per primo, una dimostrazione di forza che fa sognare la Francia di poter vedere un francese in giallo a Parigi 34 anni dopo l'ultimo, Bernard Hinault.

Il Tour non poteva festeggiare meglio il 100-esimo compleanno della maglia gialla, funestato però dallo spaventoso scivolone del predestinato belga Wout Van Aert, che in curva ha urtato le transenne a pochi metri dall'arrivo. Quasi lì dove "Alapholie" ha poi esultato per la 12-esima volta in stagione. Una stagione magica che gli ha già portato Strade Bianche, Sanremo e Freccia Vallone. Dovesse arrivare a Parigi in giallo, sugli Champs-Élysées gli faranno un monumento.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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