Giallo Cicco, mi ci ficco


La Planche des Belles Filles, la montagna degli italiani. E della maglia gialla. 
Qui Vincenzo Nibali vinse nel 2014, e la strappò a un francese, Tony Gallopin.
Qui Aru vinse nel 2017, e il primato restò in Sky ma passò da Geraint Thomas a Chris Froome (che qui aveva vinto nel 2012, e in giallo andò Bradley Wiggins). 

Qui non ha vinto Giulio Ciccone, secondo dietro il belga Dylan Teuns, compagno di Nibali alla Bahrain-Merida. Ma il "Cicco" - che di Nibali compagno lo sarà l'anno prossimo alla Trek-Segafredo - l'ha sfilata per 6" a un francese, Julian Alaphilippe. 

Con Geraint Thomas e Thibaud Pinot l'ultimo big ad arrendersi su quell'impennata brutale, allungata quest'anno con un sadico sterrato di un km al 24% di pendenza.

Tale era la fatica che Giulio scuoteva la testa per non averlo vinto, il primo tappone (con 7 GPM) di questo Tour 106, e senza rendersi conto di essere in giallo. 

Li ha staccati tutti, la reincarnazione del "camoscio d'Abruzzo" Vito Taccone: cuore sì, ma anche gambe e testa. E così dopo il gran numero sul Mortirolo e la maglia azzurra di top scalatore al Giro, ecco la gialla di leader e la bianca di miglior giovane al Tour. Altro che "in Francia per fare esperienza": a neanche 25 anni, siamo solo all'inizio. La stoffa c'è tutta, e di gran classe.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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