"Shark Attack" Nibali a Val Thorens, Bernal re bambino
"Mai sottovalutare il cuore di un campione", lo ripeteva sempre "Rudy T" Tomjanovich, leggenda NBA in campo e due anelli in panca agli Houston Rockets. Se poi il campione ha la classe e l'orgoglio infiniti dello Squalo, guai a darlo per finito.
Ai -13 km della sua ultima chance in un Tour che, dopo il secondo posto al Giro, neanche avrebbe voluto correre, ha salutato tutti ed è andato a prendersi, a cinque anni esatti dal suo trionfo giallo, il successo numero 53 in carriera. Il sesto al Tour, il 16-esimo nei grandi giri, compresa la cronosquadre a una Vuelta.
Questa Grande Boucle, l'ha vinta - come da pronostico dopo l'impresa sull'Iseran dimezzata dal maltempo - Egan Bernal, primo sudamericano che arriverà in giallo a Parigi. E terzo più giovane vincitore di sempre: 22 anni e 194 giorni.
Dopo 59,5 km di corsa, gli ultimi 33 di salita dura, a Val Thorens l'ideale passaggio di testimone dal compagno Geraint Thomas, primo un anno fa e adesso piazzato a 1'11"; terzo a 1'31" l'olandese Steven Kruijswijk, che col tedesco-rivelazione Emanuel Buchmann, quarto, ha buttato giù dal podio Julian Alaphilippe, leader fino al giorno prima sull'Iseran e ora quinto a 3'45".
Ma se "Lou Lou" e Bernal sono il presente e il futuro, l'impresa del giorno nasce dal passato: la caduta all'Alpe d'Huez, la scomparsa di nonno Vincenzo; Nibali ha chiuso "alla Nibali" il suo anno forse più difficile. Mai sottovalutare il cuore dello Squalo.
SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
ORDINE DI ARRIVO 20T - Albertville-Val Thorens, 130 km:
1. Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) in 1h51’53’’
2. Alejandro Valverde (Movistar Team) at 10’’
3. Mikel Landa Meana (Movistar Team), at 14’’
CLASSIFICA GENERALE:
1. Egan Bernal (Team Ineos)
2. Geraint Thomas (Team Ineos) at 1’11’’
3. Steven Kruijswijk (Team Jumbo-Visma) at 1’31’’
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