Madrazo y López: los Ángel de la cara limpia


Primo tappone di montagna vera, e primo vero affondo di Miguel Ángel López. Il colombiano dell'Astana sferra una rasoiata - solo una, ma di quelle che fan male - ai -2,3, chiude quarto e torna in maglia roja, già conquistata nel cronoprologo a squadre e ceduta già il giorno dopo all'irlandese Nicolas Roche.

La tappa, la quinta, 170.7 km con 3 GPM da La Eliana ai 1950 metri dell'inedito Observatorio Astrofisico de Javalambre - (solo per questo) il Mont Ventoux di Spagna - ha premiato i tre coraggiosi in fuga dal chilometro venti: storica doppietta per la piccola Burgos BH, formazione spagnola Continental; primo Ángel Madrazo, 31enne di Santander al terzo successo in carriera e maglia a posi di miglior scalatore; piazzato a 10" il suo compagno olandese Jetse Bol; terzo a 22" un altro spagnolo José Herrada (Cofidis).


López è arrivato a 47" e ora guida la generale con 14" su Primož Roglič, 23" su Nairo Quintana, 28" sull'iridato Alejandro Valverde (sua la prima sparata, ai -3 km) e 57" sull'ex leader Roche.

Primo dei nostri il neocampione italiano Davide Formolo, sia all'arrivo (18esimo a 2'32") sia in classifica (12esimo a 1'58").

Ha perso 3' Aru, ancora sofferente per la caduta di sabato: al primo vero tappone Fabio voleva capire come stavano gli altri. López ha risposto come da nickname: questa Vuelta è - o sembra - un lavoro per Supermán.

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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