FOOTBALL PORTRAITS - Weah: Liberian Boy (2005)



Nato il 1° ottobre 1966 a Monrovia, capitale della Liberia, George cresce in una famiglia di 12 figli. A 18 anni gioca nella squadra leader della nazione, non a caso denominata Invincible Eleven, e tre anni dopo emigra in Camerun, al Tonnerre Yaoundé. Nel 1988 a suon di gol (14 in 18 gare) trascina i suoi il titolo e debutta nella nazionale liberiana. Claude le Roy, allora Ct del Camerun, lo segnala ad Arséne Wenger, che se lo porta in Francia, al Monaco, per dare un terminale offensivo all’inventiva dell’inglese Glenn Hoddle. Alla prima stagione nel Principato, Big George, è subito nominato Giocatore africano dell’anno, premio che vincerà anche nel 1994 e nel 1995. Nel 1991 vince la Coppa di Francia e l’anno dopo passa al PSG, che nel giro di due anni vince il campionato. Nel 1995 lo acquista il Milan, abbagliato dalle prodezze regalate da Weah nel confronto diretto in Champions League. 

In rossonero Weah diventa il primo africano a vincere il Pallone d’oro di France Football (che da quell’edizione è aperto ai giocatori di qualsiasi nazionalità purché militanti in tornei continentali) e il FIFA World Player. Nel ‘96 porta il Milan allo scudetto e la Liberia alla fase finale della Coppa d’Africa. Per la nazionale della “Stella solitaria” si tratta della prima partecipazione, e il centravanti contribuisce anche fuori del campo fornendo finanziamenti e attrezzature, divise da gioco comprese. L’anno successivo, in 28 partite di campionato segna 13 gol, indimenticabile quello in coast to coast a San Siro nel 4-0 contro il Verona. A gennaio 2000 è in prestito al Chelsea, sei mesi giusti giusti per vincere, in maggio, la FA Cup. La nuova stagione la comincia al Manchester City, dove ha una breve e poco fortunata parentesi (interrotta dopo un pubblico screzio con il manager Joe Royle) parallela al doppio incarico di selezionatore-giocatore della Liberia che sogna i mondiali. In ottobre è al Marsiglia, anche lì per sei mesi. Nel 2001 firma per i petrodollari dell’Al Jazira (Emirati Arabi Uniti). 

La Liberia lascia campo libero alla Nigeria per il Mondiale nippocoreano e al termine della Coppa d’Africa, disputatasi in Mali (con Weah & C. eliminati nei quarti ancora dalla Nigeria), per l’ingratitudine e le critiche ricevute in patria, George lascia la nazionale (nella quale ha segnato 7 gol in 42 presenze) e il calcio. 

Dopo il pallone, la politica. Ma nulla sarà come prima.

CHRISTIAN GIORDANO
La Gazzetta dello Sport Home Video, 2006


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