Fulgsang, dica 34!
Trentaquattro anni e vittorie in carriera, per Jakob Fulgsang: il danese nato a Ginevra va forte da inizio 2019 ma una tappa in un grande giro non l'aveva vinta mai. Ci è riuscito alla 16-esima di una Vuelta sempre più di Primož Roglič.
Primo a Liegi e al Delfinato; secondo alla Strade Bianche e alla Freccia, terzo alla Tirreno (con una tappa) e all'Amstel: altro che gregarione, questo ha la stoffa del capitano e forse all'Astana se ne sono accorti tardi.
Non però Brunone Cenghialta, che dall'ammiraglia ha mosso i suoi con strategia perfetta. Ai -4 Fuglsang se n'è andato con Brambilla, quinto all'arrivo e primo italiano anche nella generale, anche se a oltre un'ora dalla maglia roja. E poi da solo, su su fino ai 1690 mt dell'Alto de la Cubilla, terzo GPM dei 144,4 km di giornata. Dietro di lui Teo Geoghegan Hart, terzo il giorno prima, e l'altro Astana, Luis León Sánchez.
Tra i big, saltato Nairo Quintana, bravo e furbo Roglič a non rispondere a Miguel Ángel López e Tadej Pogačar. Valverde invece ha perso 23" e resta secondo ma ora a 2'48". Sul podio di Madrid si parlerà più sloveno che spagnolo.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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