Roche, il nuovo Rás del quartierino


Rás Tilteann 1979: Stephen Roche (ICF) vince la seconda tappa, 
la Longford-Westport, in volata su Denis Brennan (Wicklow)

di CHRISTIAN GIORDANO © 
Rainbow Sports Books ©

1979: è l’anno della (prima) svolta per Stephen Roche. Nella carriera ma anche della sua avventurosa esistenza, condotta giocando ai sei cantoni per mezza Europa: Dublino (Irlanda), Parigi e Antibes (Francia), Manerba del Garda (Italia), Mallorca (Spagna), Ginevra (Svizzera) e, adesso, Budapest (Ungheria).

All’epoca la Rás Tilteann, la più importante cosa dilettantistica d’Irlanda, si chiamava ancora, per ragioni di sponsor, The Health Race Rás Tailteann. Sì, la Corsa della salute.

Pur sempre Corsa, però: non passeggiata. Se non altro per un giovane paffutello che, per quanto talentuoso, doveva ancora compiere vent'anni; e che mai aveva messo oltremare il naso, figuriamoci i fermapiede.

Dieci frazioni in nove giorni, dal 23 giugno al 1° luglio, e due semitappe nell’ultimo: crono individuale di 26 km; più prova in linea di 80 km con finale in circuito nel verdissimo Phoenix Park spazzato dal vento, dodici giri da 3 km ciascuno.

Roche, dorsale numero 25, corre per la ICF, la selezione federale d'Irlanda. Qui urge digressione. Nel 1967 la Irish Cycling Federation aveva soppiantato la CRÉ (Cumann Rothaiochta na hÉireann), a sua volta nata, nel '49, sulle ceneri della National Cycling Association (NCA) dopo lo scisma che l'aveva sdoppiata in ICF per la Repubblica e NICF (Northern Ireland Cycling Federation), affiliata alla federazione britannica, per le sei contee del nord.

Torniamo alla Rás '79. Fra i 114 al via, Roche come compagni nella ICF ha Tony Lally (#21), J. Shortt (#22), Oliver McQuaid (#23) - c'è sempre un McQuaid nel ciclimso irlandese... - e Alan McCormack (#24). Segnatevi quest’ultimo. Ne risentirete parlare, da e per molto lontano: dall’altra parte dell’Atlantico fino al mondiale di Villach ’87. 

Una storia, la sua, che a differenza di The Devils’ Own (L’ombra del diavolo) di Alan J. Pakula - «...questa non è una storia americana, è una storia irlandese» - un lieto fine lo prevederà eccome. Ancorché imprevedibile e, quello sì, irlandesissimo
               
Roche vince la seconda tappa, la Longford-Westport di 148 km, precedendo in volata Denis Brennan (della Wicklow). E s'mpone nella prima semitappa della nona, percorrendo in 36’ 47” i 26 km della cronometro individuale di Navan.

In classifica generale chiude in 31h 26’ 33”. Secondo a 6’ 54” è il francese Jean-Claude Breure (primo in due tappe: la sesta, 145 da Mallow a Carrick-on-Suir, il paese di Sean Kelly; e l’ottava, la Tullamore-Navan di 150 km). Terzo a 7’ 25” è Alan McCormack, compagno di Roche nella ICF e vincitore della quarta frazione, la Ennis-Cahersiveen, oltre che maglia di miglior scalatore.

L’altro non irlandese nella top ten è il belga Kester, decimo a 14’ 49”.

Oltre alla maglia gialla di Roche la ICF si prende il premio di miglior squadra Regional, mentre quello di miglior team International va alla Francia di Breure, Marlinvard, Martin e Demont. Quattro soli i francesi, ma belli tosti. Stephen farà bene ad abituarcisi. Più facile correrci contro che con.
CHRISTIAN GIORDANO

La Rás Tilteann del 1979
Frazione (distanza) - Percorso (contee)
1a tappa (113 km) - Dublin (Dublin) - Longford (Longford) 
2a tappa (148 km) - Longford (Longford) - Westport (Mayo)    
3a tappa (151 km) - Westport (Mayo) - Ennis (Clare)                    
4a tappa (153 km) - Tarbert (Kerry) - Cahirciveen (Kerry)                        
5a tappa (145 km) - Cahirciveen (Kerry) - Mallow (Cork)                           
6a tappa (145 km) - Mallow (Cork) - Carrick-on-Suir (Tipperary)                          
7a tappa (153 km) - Carrick-on-Suir (Tipperary) - Tullamore (Offaly)                 
8a tappa (150 km) - Tullamore (Offaly) - Navan (Meath)                            
9a tappa (26 km) - Navan (Meath) - Navan (Meath)                    
9b tappa (80 km) - Navan (Meath) - Dublin (Dublin) - crono individuale

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