Mönchengladbach 1971 - Letteratura lattina


di CHRISTIAN GIORDANO © - Guerin Sportivo n.1 7-13 gennaio 2003
© Rainbow Sports Books

Con i nerazzurri sotto 2-1 nell’andata del secondo turno (ottavi), in Germania contro il Borussia Mönchengladbach, una lattina scagliata dagli spalti colpisce alla testa Boninsegna, autore del momentaneo pareggio, mettendolo K.O. 

L’Inter fa entrare Ghio (ma al posto di Jair; e i nerazzurri restano in dieci), perde 7-1 e fa ricorso all’UEFA che decide di far ripetere la partita. Intanto i nerazzurri vincono 4-2 (Bellugi, Boninsegna, Jair e Ghio per i milanesi, Le Févre e Wittkamp per i bianconeroverdi renani) la gara di ritorno. 

A questo punto entrano in gioco l’abilità forense del vicepresidente interista Peppino Prisco, le altolocate amicizie del suo presidente Fraizzoli e le rivelazioni dei testimoni: il tedesco Netzer, straripante sul povero Fabbian, aveva calciato via la lattina (forse di birra, di sicuro aperta) “incriminata”, prontamente sostituita da una di Coca Cola (ancora chiusa) che dal parterre un solerte tifoso italiano aveva passato a Sandro Mazzola, tra l’altro scambiandolo per il fratello di questi, Ferruccio, che poi l’aveva consegnata all’arbitro. 

La ripetizione viene considerata come il «ritorno» del doppio confronto e questa volta, arroccandosi in difesa, l’Inter strappa sul neutro di Berlino (Ovest) il provvidenziale 0-0 (salvato da Bordon che para un rigore allo specialista Sieloff) che vale la qualificazione ai quarti. Con lo Standard Liegi, battuto 1-0 a Milano (gol di Jair), è determinante la rete di Mazzola che rende inutile il successo belga per 2-1. 

Al turno successivo, Celtic e Inter chiudono con un nulla di fatto la doppia sfida e nella bolgia di Glasgow i campioni d’Italia prevalgono 5-4 ai rigori. Non era mai successo che una semifinale di Coppa dei Campioni venisse risolta dai calci dal dischetto. 

Nella finale di Rotterdam l’imberbe Oriali (nemmeno ventenne) si immola su Cruijff ma non può impedirne la decisiva doppietta. Per i nerazzurri, privi di Vieri – rimpiazzato ancora col talentuoso ma inesperto Bordon: «memorabile» l’uscita a farfalle nel gol dello 0-1 –, e dello stopper Giubertoni, sostituito dopo neanche un quarto d’ora da Bertini, non c’è niente da fare.

Troppo forte quel Cruijff (capocannoniere del torneo con 5 reti) per il “Piper”, troppo forte quell’Ajax per l’Inter, alla sua quarta finale di Coppa dei Campioni.


La tattica/Ai piedoni di Netzer

Il Borussia Mönchengladbach più forte di sempre. Difesa con Bleidich e Sieloff coppia centrale, Vogts a ringhiare sull’avversario più pericoloso e a sinistra l’altro terzino, Müller, fluidificante. Centrocampo di eccelsa qualità, con Netzer sontuoso regista di scarpa grossa (45!) e cervello fino e Bonhof e Wimmer cursori illuminati. In attacco, il formidabile Heynckes affiancato da due punte esterne di grande efficacia come Kulik e, soprattutto, l’imprendibile le Févre che Mazzola ricorda ancora come un incubo. 

Giallo della lattina a parte, nella serata del 7-1 la squadra di Weisweiler impartisce una memorabile lezione di calcio offensivo.

L’Inter del nuovo presidente Fraizzoli (subentrato a Moratti) e del golpista Invernizzi, tecnico subentrato l’anno prima a stagione in corso a Heriberto Herrera (HH2 o “Haccahacchino” come lo ribattezzò Brera), è un buon mix di giovani (Oriali, Bordon, Bellugi), reduci dell’epopea del “Mago” HH1 (Mazzola, Facchetti, Burgnich, Jair) e “messicani” (Boninsegna e Bertini). Se la cava per il rotto della cuffia con i tedeschi, ma nulla può contro lo strapotere del calcio totale: il Nuovo che avanza. E tutto travolge.


Il tabellino
Kleff - Bleidick - Müller - Sieloff - Vogts - Bonhof - Netzer - Wimmer - Fevre - Heynckes - Kulik

Borussia Mönchengladbach, ottavi (ritorno), 20 ottobre 1971
BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH-INTER 7-1 (5-1)
Borussia Mönchengladbach: Kleff; Vogts, Müller; Sieloff, Bledich, Bonhof; Kulik, Netzer, Heynckes, Wimmer, le Févre. Allenatore: Hennes Weisweiler.
Inter: Bordon; Oriali, Facchetti; Fabbian, Giubertoni, Burgnich; Jair, Bedin, Mazzola, Frustalupi, Boninsegna (Ghio). Allenatore: Gianni Invernizzi.
Arbitro: Doorpmans (Olanda).
Marcatori: 7' e 44' Heynckes (BM), 19' Boninsegna (I), 21' e 34' le Févre (BM), 42' e 52' Netzer (BM), 83' Sieloff (BM) su rigore.
Spettatori: 27.500 circa.

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