Birmingham 1983 - Juve regina d'Albione


https://www.youtube.com/watch?v=YTVwgC9wkUk

Il popolo juventino «scopre» Platini, Pablito espugna l'Inghilterra
Calcio di coppa, uno spot di squadra

di CHRISTIAN GIORDANO © - Guerin Sportivo n.1, 7-13 gennaio 2003
© Rainbow Sports Books

Vincere oltremanica, per le squadre italiane, è sempre stata un’impresa. La prima si registra nel torneo continentale più importante, il 2 marzo 1983 al Villa Park di Birmingham. I bianconeri, già sbarazzatisi dei danesi dello Hvidovre (1-4/3-3) e, negli ottavi, dello Standard Liegi (1-1 in Belgio, 2-0 casalingo firmato da Paolo Rossi), sono ospiti dell’Aston Villa regina d’Europa l’anno prima.

La Rai ha scelto la differita e così milioni di juventini si sintonizzano sulla rete commerciale, la jurassicaTelemontecarlo, che ha acquistato i diritti per trasmettere la diretta. E qui Rossi, fregandosene delle più elementari esigenze di palinsesto, la combina grossa. Pronti-via, sulla sinistra Cabrini scambia con Bettega e va al cross, rapinoso colpo di testa di “Pablito” e gol: 0-1 dopo meno di 40” dal fischio d’inizio. I «Villans» non hanno ancora toccato il pallone e la Juve già festeggia. L’azione è splendida, tutta di prima. Peccato che la tv, che sta ancora mandando in onda degli spot pubblicitari, non l’abbia «prevista». Meno male che stavolta, a differenza di quanto avvenuto per il gol di Sivori, a Madrid nel ’61, c’è il replay. Ma come si fa…

Cowans pareggia di testa al 53’, poi Platini prende in mano la squadra e la trascina alla vittoria, che arriva all’81’ con Boniek, sapientemente imbeccato dal francese. Con questa partita i tifosi bianconeri scoprono la grandezza di Michel, fin lì in ombra per via di problemi di ambientamento e, soprattutto, della pubalgia.

Il retour-match sarà a senso unico. Nel fango di Torino “le Roi” sembra di un altro pianeta: seppure agevolato da una «papera» del portiere Spinks, segna una doppietta (inframmezzata dalla rete di Tardelli) e regala spettacolo; solo nel finale il gol di Withe, favorito dall’uscita di Brio. In semifinale tocca al Widzew Lodz che fu di Boniek. Ma ora Zibì veste bianconero e la Juve (2-0 in casa, 2-2 in Polonia), dieci anni dopo Belgrado, torna in finale. Ma questa è un’altra storia. Amarissima.


La tattica/La Juve delle stelle

L’Aston Villa campione in carica schiera un 4-4-2 privo di grandi individualità, eccezion fatta forse per il centromediano Mortimer, l’interno mancino Cowans (visto poi al Bari), la giovane mezzala Shaw (premio «Bravo» ’82), il centravanti Withe, un armadio senza ante né cuore, e la veloce e prolifica ala sinistra Morley.

La Juve dei sei campioni del mondo (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Rossi) più Bettega (assente in Spagna per infortunio), Platini e Boniek è una corazzata. Eppure affonderà sul più bello, cedendo alla Roma lo scudetto e in quel di Atene la Coppa all’Amburgo. Trapattoni conta su un modulo collaudato: difesa rigidamente a uomo, con Gentile in marcatura sull’attaccante esterno, Brio stopperone d’antan sulla prima punta e Cabrini che spinge a sinistra. Davanti a Zoff opera Scirea, libero classico, che però sa costruire la manovra in virtù dei suoi trascorsi da centrocampista. In mediana è utilissimo il lavoro di Bonini, che corre anche per Platini, il faro della squadra, e Tardelli, inesauribile stantuffo che sa fare bene tutto: difendere, ripartire e segnare. In avanti, alla faccia di certa critica prevenuta, Trap dispone una prima linea da paura: Bettega secondo regista offensivo, Rossi uomo d’area e Boniek a scavallare. Difensivista a chi?


Il tabellino

Birmingham, stadio Villa Park, 2 marzo 1983
ASTON VILLA-JUVENTUS 1-2 (0-1)
Aston Villa: Spink; Williams, Gibson; Mortimer, Bremner, McNaught; Blair, Shaw, Withe, Cowans, Morley. Allenatore: Tony Barton.
Juventus: Zoff; Gentile, Cabrini; Bonini, Brio, Scirea; Bettega, Tardelli, P. Rossi, Platini, Boniek. Allenatore: Giovanni Trapattoni.
Arbitro: Eschweiler (Germania Ovest).
Marcatori: P. Rossi (J) al 1’, Cowans (AV) al 53’, Boniek (J) al 81’.
Sostituzioni: Deacy per Williams al 40’.
Spettatori: 70 mila circa.

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