Quintana rinato, Nizza a Schachmann ma ora stop


Prima di fermarsi (anche) ufficialmente, il ciclismo ci ha ricordato una volta di più quanto ci mancherà. E lo ha fatto regalandoci, come epilogo della Parigi-Nizza, una settima, diventata ultima tappa memorabile.

Spettacolare al punto da convincere un rinato Nairo Quintana ad attaccare. Il colombiano ha prima scremato ai -4 km il gruppetto dei migliori, poi s'è scrollato di ruota tutti ai -2 ed è andato a vincere in solitaria in cima a La Colmiane. Salita eletta - causa Coronavirus - epilogo anticipato di una frazione per la 78-esima "Corsa del sole".


Quinto successo stagionale e 44-esimo in carriera per il Condorito colombiano, al primo con la francese Arkéa-Samsic dopo otto stagioni da co-capitano nella spagnola Movistar di don Alejandro Valverde.

La maglia verde Tiesj Benoot ha chiuso secondo sia all'arrivo, a 46" da Quintana, sia nella generale, a 18" da Maximilian Schachmann, in maglia gialla dall'inizio alla fine. E salvata per 18" sullo stesso Benoot grazie ai 18" secondi abbonatigli dalla giuria per la caduta in discesa nel finale di tappa vinta dal belga della Sunweb il giorno prima. 

Un numero, il 18, che al 26-enne tedesco della Bora-Hansgrohe porta bene: al Giro 2018 vinse, a Prato Nevoso, la 18-esima tappa.


Giù dal podio per 17" dal colombiano e maglia bianca Sergio Higuita (EF), e primo italiano, Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), quinto all'arrivo a 56" e quarto a 1'16" nella generale.

Tutto lavoro che sarebbe stato utile in vista del Giro. Poi s'è fermato il mondo, e adesso anche il Fiandre. Con la Ronde, c'era riuscita solo la Prima guerra mondiale, ma non la seconda.

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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