MAESTRI DI BASKET - Addio Sloan, il "Mr Bull" nella Chicago di Bellow (2020)


Duro come la Chicago che nessuno meglio di Saul Bellow ha saputo raccontare,

Gerald Eugene - per tutti Jerry - Sloan è stato il Mr Bull originale venti-trent'anni prima di Jordan.

Fino all'avvento di MJ, era la sua numero 4 l'unica maglia ritirata - al vecchio United Center - dalla franchigia che poi gli sfilerà, da allenatore dei Jazz, due finali NBA consecutive, quelle del secondo Threepeat dei suoi ex Bulls.

Figlio (il decimo e ultimo in famiglia) dell'Illinois, classe 1942, fu scelto per due volte dagli allora Baltimore Bullets nel draft di espansione: con la pick 19 nel 1964 e con la 4 - la settima effettiva (dopo le tre territoriali) - l'anno dopo essere tornato al college di Evansville per laurearsi.

La stagione dopo è già ai Chicago Bulls, dove etica lavorativa e difesa ne fanno un idolo dei tifosi.

Due volte All-Star, 4 volte nel Primo e 2 nel Secondo quintetto difensivo in dieci stagioni ne riassumono la carriera da giocatore. E lo preparano alla seconda vita.

Dei suoi 78 anni quarantotto li ha trascorsi nella lega: giocatore, scout, assistente, allenatore.

Dopo un anno da vice, allena da head coach i Bulls per tre e poi per ventitré i Jazz.

Una storica nemesi, i Bulls di Jordan, negherà a lui e ai suoi mente e braccio in campo Stockton-to-Malone - l'anello che proprio quel sodalizio sbocciato nella terra dei mormoni forse più di tutti meritava.

Nella Hall of Fame dal 2009, si è ritirato (dimettendosi) nel 2011, cinque anni prima che gli diagnosticassero il Parkinson.

Se n'è andato da quarto coach con più vittorie nella NBA (1223 in totale, 2 in meno secondo altre statistiche; 1127 con Utah, record di franchigia) dietro Donnie Nelson, Lenny Wilkens e Gregg Popovich. Ma l'eredità che ha lasciato non è commensurabile.

Se nella storia del basket pro' di Chicago c'è un prima e un dopo Jordan, lo si deve all'unico e solo "Mr Bull". Gerald Eugene - per tutti Jerry - Sloan.

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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