FOOTBALL PORTRAITS - Godeas, pensieri di una punta randagia: "Non sarà una sfida tra me e Marazzina"




di CHRISTIAN GIORDANO
la Repubblica - ed. Bologna, 24 maggio 2008

Il bomber con la valigia mai disfatta: Triestina (tre volte, più le giovanili), Udinese (due), Sora, Prato, Cremonese, Livorno, De Graafschap (Olanda), Treviso, Messina, Como, Bari, Palermo, Chievo, Mantova. Lì il bomber di Cormons è rinato. Ed ora è lo spauracchio dei rossoblù verso la A. 

Denis Godeas, che partita sarà Mantova-Bologna? 

«Di cartello. Noi abbiamo poco da chiedere, è il Bologna che dovrà "farla". Chiudere bene una stagione nata male: ci proveremo per noi, per i tifosi e per la società. Siamo gli arbitri della promozione, cercheremo di dar fastidio come con Chievo e Lecce». 

All'andata fu 3-0 e Marazzina show. 

«L' unica che ho saltato. Un mezzo derby e, allora, uno scontro diretto. I miei compagni non la presero bene». Bologna al ballo per la A, voi mai invitati. Deluso? «Sì, tanto. Noi giocatori, la società, l'ambiente. Il campo però non mente: non siamo stati capaci di far meglio». 

Che cosa non ha funzionato? 

«Sulla carta, avevamo tutto. Siamo partiti male, qualche giocatore ha avuto problemi. Annata no». 

Non per lei: capocannoniere con 26 gol malgrado un menisco operato a Natale. E' la sua miglior stagione? 

«Nei numeri, sì. Come prestazioni, giocai meglio a Trieste, quando sfiorammo i play-off, in quella B strana, a 24 squadre, del 2003-04». 

E l'anno dopo, record di gol: 10 meno di questa stagione. Come spiega l' exploit? 

«Non ne ho idea. Ma essere capocannoniere e fuori dei giochi è una soddisfazione relativa. Baratterei 10 gol per avere i punti del Pisa e poter fare i play-off». 

Domani sarà anche Godeas contro Marazzina, 48 gol in due e solo un rigore a testa. Siete i migliori centravanti della B? 

«Massimo si muove molto, come me. Di testa è fortissimo, io me la cavo. Ma un campionato straordinario l' han fatto pure Pellissier del Chievo e Granoche della Triestina. Per uno straniero non è facile ambientarsi subito». 

Fantinel, a Trieste, vorrebbe in coppia lei e l'uruguaiano per inseguire la A. 

«Lasciamo stare. Pablo adesso ha altro cui pensare. La scorsa settimana è stato operato, proprio a Bologna, per lesione parziale al crociato anteriore destro. Deve solo guarire prima possibile». 

Le piacerebbe tornare a Trieste, riavvicinarsi a casa? 

«Questa cosa me l' hanno sempre appiccicata, ma per me non è mai stato un problema. E poi Mantova è a due ore d' auto e io ci sto benissimo. Se rientro piani della società, ci resterò». 

Su Godeas di rientro a Trieste capitan Allegretti non è stato tenero. Con la piazza lei come si è lasciato? 

«Bene, con tutti. Di quelle esperienze posso solo parlare in positivo». 

Non si può dire della Serie A: le manca? 

«Non ci penso. Certo, mi piacerebbe riprovarla». 

Invece, solo flop: Udinese, Como, Palermo, Chievo, il De Graafschap in Olanda. Si sente da A? 

«Non lo so. Penso di sì, ma credo alle cifre. E quelle dicono che, finora, è andata così». 

Proverà ad inseguirla ancora col Mantova? 

«Ho 33 anni e un contratto fino al 2010: non vedo perché no. Ho un buon rapporto con tutti, e buonissimo col presidente Lori. Valuterò i piani della società e decideremo. Senza problemi». 

L'estero la tenta? 

«Nessuno mi ha cercato». 

Là davanti, meglio solo o accompagnato? 

«A inizio stagione avevo Corona, una punta di peso. Io ne ho la stazza, non le caratteristiche. Svario molto e ho segnato tanto anche accanto a Noselli, Caridi o Fiore».

CHRISTIAN GIORDANO
24 maggio 2008

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