Sanremo 2020 - Van Aert à l'Alaphilippe
Van Aert doveva essere, e Van Aert è stato. Come da pronostico, anche se nel modo forse più imprevedibile nella Sanremo "meno Sanremo" di sempre.
Trecentosei km (317 effettivi, con il trasferimento) per la 111-esima Classicissima di primavera, stravolta - per Covid-19 - nel calendario, nel percorso, negli organici (6 corridori per squadra) e nella cornice.
Niente tifosi, niente Turchino, niente capi Mele-Cervo-Berta, 500 metri di dislivello in più per 2400 totali ma concentrati negli ultimi 140 km. E persino con l'autogol commerciale e di immagine di troppi sindaci del Savonese, esclusa Albenga, che ha costretto gli organizzatori a ridisegnare una semi-classica del nord fino al consueto finale sull'Aurelia e il classicissimo, quello sì, traguardo sul rettilineo di Via Roma.
Niente tifosi, niente Turchino, niente capi Mele-Cervo-Berta, 500 metri di dislivello in più per 2400 totali ma concentrati negli ultimi 140 km. E persino con l'autogol commerciale e di immagine di troppi sindaci del Savonese, esclusa Albenga, che ha costretto gli organizzatori a ridisegnare una semi-classica del nord fino al consueto finale sull'Aurelia e il classicissimo, quello sì, traguardo sul rettilineo di Via Roma.
Caldo e distanza ne hanno fatto una corsa a eliminazione, non sulla novità Colle di Nava né sulla Cipressa, bensì sul solito Poggio.
Lì, ai meno sei, ha attaccato Alaphilippe, portandosi dietro Van Aert. Wout ha vinto come al Tour un anno fa, decima tappa, ad Albì: là resistette a Viviani e Ewan, Matthews e Sagan. Qui alla folle discesa di "Lulu" (che aveva forato a Imperia) e poi sul sempre ingannevole arrivo, in leggera ascesa, che vale una carriera.
Doppietta Strade Bianche e Sanremo per il francese un anno fa. Doppietta fa Strade Bianche e Sanremo quest'anno per il fiammingo, primo belga a imporsi in Riviera dal '99, quando trionfò il naturalizzato Andrei Tchmil.
Terzo (come nel 2015), a due secondi, Matthews, che pur con una mano sanguinante (urtata contro un muretto sul Poggio) regola il gruppo su Sagan, per la quarta volta quarto, e Nizzolo, primo degli italiani.
Van Aert chiude così - con la 13esima vittoria (la quinta nel World Tour) - una settimana magica: primo a Siena (con 15' su Alaphilippe, appiedato dalle forature), terzo a Torino, primo a Sanremo.
A neanche 26 anni (li compirà il 15 settembre), con la sua prima Monumento non è nata una stella ma una generazione. Mettiamoci comodi: lui, Van der Poel e Evenepoel hanno appena cominciato.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
sabato 8 agosto 2020
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