Come a Laruns: Grand Colombier della pace (armata)
Altro che - molto presunte - alleanze. Tappa all'allievo Tadej Pogačar, piatto grosso al maestro Primož Roglič. E tanti saluti ai due colombiani più illustri, Nairo Quintana e Egan Bernal, saltati sulle rampe - cattivissime - del Grand Colombier.
Come al campionato nazionale sloveno (ma in ordine inverso), come domenica scorsa al Tour. Stesso epilogo della pirenaica Laruns alla sesta, ma stavolta a sud del Massiccio del Giura, alla 15-esima.
Arrivo inedito ma già per tre volte passaggio della Grande Boucle (domato da Thomas Voeckler nel 2012, Rafał Majka nel 2016 e Warren Barguil nel 2017), il terzo e ultimo GPM ha scritto la parola fine al Tour - mai davvero iniziato - del campione uscente: con 7'20" all'arrivo e 8'25" nella generale, al 23-enne capitano della Ineos non basterebbe nemmeno un ribaltone simil-Froome-Colle delle Finestre al Giro 2018.
Oltre al Bernal che scuote la testa davanti - anzi dietro - al verdetto della strada, l'altra immagine del dramma sportivo di giornata è quella di un altro colombiano: il Tour del povero Sergio Higuita finisce lì, a terra, in lacrime, per un banale scarto di traiettoria di Bob Jungels. Quello degli sloveni, invece, punta dritto fino a Parigi.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
domenica 13 settembre 2020
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