Un Démarziano a Matera
Di un millimetro (in realtà due centimetri, ndr) a Villafranca Tirrena alla quarta, di una macchina - e quasi per distacco - due giorni dopo a Matera.
È Arnaud Démare, 29enne campione nazionale di Francia, il più forte velocista del Giro #103.
E dire che ai -2 km dall'arrivo, che pareva disegnato apposta per un bis di Ulissi o la prima di un Sagan, ma non questo Sagan, o un Michael Matthews (infatti secondo davanti all'ottimo Fabio Felline), Demare sembrava tagliato fuori.
Invece, riportato dentro grazie ancora allo straordinario Jacopo Guarnieri e al resto del treno Groupama-FDJ - forse il migliore del gruppo - non solo è rientrato ma ha bruciato tutti, con una superiorità disarmante.
Ha dovuto faticare per rientrare anche la maglia rosa, João Almeida, involontariamente tamponato dallo statunitense Brandon McNulty mentre il portoghese s'era accostato per sistemare la radiolina.
Anche qui, decisivi i compagni, che lo hanno scortato nel suo quarto giorno in rosa.
Dietro, con Vincenzo Nibali che cresce di condizione e Filippo Ganna che sembra quasi scherzare nelle vesti di gregario, il plotone con la testa sembra già a domenica, il tappone di Roccaraso.
Prima però ci sono Brindisi e Vieste, e con un Démare così, sarà già un'impresa impedirgli di calare non solo il tris, ma anche il poker.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
8 ottobre 2020
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