L'ultimo Diez (2020)
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L'invidia degli dei. Non tollerano l'umano che si avvicini troppo alla loro natura divina, e quando accade lo rapiscono prima del tempo; o lo privano della gloria terrena.
Quella, al Diez che tanto aveva osato sfidarli, era impossibile toglierla. E allora non restava che l'altra opzione, prima che "il divino scorfano" - copyright breriano - sopravvivesse troppo a lungo a se stesso.
Come Alfredo Di Stéfano prima di lui, ci ha provato anche, a fare l'allenatore; o almeno la sua personalissima reinterpretazione del mestiere - altro - di (ex) calciatore.
Come Marco Pantani a Campiglio '99, il vero Maradona finì con l'affaire-efedrina a USA '94.
Le romantiche, effimere chiusure al Newell's e al suo amato Boca, non furono che appendici al più impervio dei Dopo. Per continuare a esistere e resistere.
Che fosse la Tv, con l'improbabile Noche del Diez. O la panchina.
Ogni volta un anno, massimo due solo per la Selección, riemersa con lui in tuta nel diluvio del Monumental e poi naufragata a Sudafrica 2010 in quell'abito classico oversize e troppo kitsch persino per uno come lui.
Club Deportivo Mandiyú (1994);
Racing Club de Avellaneda (1995);
Al Wasl (2011-12), Emirati Arabi;
Al-Fujairah (2017-18), Dubai;
Dorados de Sinaloa (2018-19), Messico;
e infine il ritorno in Argentina, al Gimnasia y Esgrima La Plata (2019-20).
Il quadro clinico neurologico, già grave e irreversibile a 60 anni appena compiuti, l'assunzione di ansiolitici, il deficit anemico, lo squilibrio e la caduta con hematoma subdural crónico, scoperto quasi per caso.
Divinità, il Caso, quella sì, molto - troppo - sottovalutata.
Per il neurochirurgo Leopoldo Luque, suo medico personale, un normale "intervento di routine", alla Clínica Olivos di Buenos Aires, "perfettamente riuscito".
Ma con Diego, niente è mai stato - né poteva essere - di routine. Tranne forse la fine. Nella sua casa di Tigre, nel quartiere San Andrés: arresto cardiorespiratorio. Mai avresti detto che a fermarlo sarebbe stato, anche, il suo gran cuore. Il 25 novembre, come George Best, come Fidel.
"De qué planeta viniste, barrilete cosmico?". Quale che sia, eternas gracias per essere passato di qua. Al di qua del bene e del male.
CHRISTIAN GIORDANO ©
Sky Sport 24 ©, mercoledì 25 novembre 2020
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