Nasce “Pablito”
Al mondiale 78 l’Italia è in ritiro all’Hindu Club, in una prateria di lusso a trenta chilometri da Buenos Aires.
Novantamila lire al giorno pensione completa, campi da tennis, da golf, di rugby, piscine. Tutt’attorno soldati e cucarachas.
Alla Bombonera, partitella di allenamento contro il il Deportivo Italia. Sulle tribune in legno, cinquantamila emigrati a vedere gli azzurri che si allenano.
È un allenamento storico.
Quello in cui Maldera e Graziani perdono il posto, in squadra entrano Cabrini e Rossi. Non ne usciranno più.
Al debutto a Mar del Plata, la Francia passa con Lacombe dopo 44 secondi.
L’Italia pareggia con… cross di Cabrini, sbucciata di Bettega, testa di Causio, traversa, rimbalzo, raccoglie e tira Rossi, schiena di Causio, riprende Rossi: gol.
Nella ripresa Rossi potrebbe farne tre. I giornali argentini scriveranno: “Benetti y Paolo Rossi factores de un justo triunfo”.
Nella seconda partita, 3-1 all’Ungheria: Rossi, Bettega e Benetti più TRE pali di Bettega. È nato “Pablito”.
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