GIRODIARIO ’87 - Cronoprologo di Sanremo: Visenta rosa e fiori


di CHRISTIAN GIORDANO ©
Rainbow Sports Books ©

Dal rosa in rosa. Come una seconda pelle. 

Roberto Visentini ricomincia da quattro: come i chilometri del cronoprologo di Sanremo al Giro '87 che gli permettono di rimettersi la maglia indossata fino a Milano l’anno prima, nel giorno del suo 29-esimo compleanno e del suo trionfo al Giro '86. 

Nella città dei fiori, il co-capitano della Carrera Jeans Vagabond dissipa ogni dubbio sulle sue condizioni volando a 48,484 km/h di media per 4’56”842, arrotondati a 4’57”. 

Duecentodieci millesimi in meno di Steve Bauer, piazzato. 

A tre secondi gli specialisti polacchi della Del Tongo-Colnago, Czesław Lang e Lech Piasecki, inframmezzati da un altro Carrera, Guido Bontempi. 

A 4” lo svizzero Tony Rominger, uomo di classifica della Supermercati Brianzoli e futuro primatista dell’ora, e il “Commissario” Marco Saligari, autentica sorpresa di giornata. 

A 5” un altro svizzero, Daniel Wyder, leader della Transvemij; e l’altro co-capitano della Carrera, l’irlandese Stephen Roche, fresco di terza vittoria al Romandia (un record), che in molti danno per favorito per prologo e successo finale e ancora di più come sicuro partente a fine stagione. 

Come sempre, da lontano il quadro generale si vede (e descrive) meglio. 

«Duelo “fratricida”» aveva titolato a pagina 30 il quotidiano catalano El Mundo Deportivo, giovedì 21 maggio, sotto l’occhiello «Los dos jefes de fila del Carrera, máximo favoritos en el Giro». 

«In questa squadra - dirà Roche ad Antonio Vettese de Il Giornale - ognuno ha il suo compito e il suo programma. Mi sento a mio agio. Il futuro? Non so se la Carrera mi vorrà ancora. Io cerco una squadra forte e dopo il Tour deciderò». Più sibillino di così… 

A chiudere la top ten, a 6”, l’uomo di classifica della Del Tongo, il redivivo Giuseppe Saronni, ormai alla proustiana recherche del tempo perduto. 

Stesso tempo per l’olandese Erik Breukink, che ha preceduto di un secondo l’australiano Phil Anderson, suo compagno nella Panasonic, e il campione del mondo Moreno Argentin. 

A 8” due giovani realtà più che semplici belle promesse, Gianni Bugno e Maurizio Fondriest, agli inizi di una rivalità mai davvero ben raccontata. 

Centocinquantesimo e ultimo, a 51”, un altro “Panasonic”, l’olandese Peter Winnen. 

Come ogni anno o quasi, il cronoprologo diventa occasione anche una vetrina per le innovazioni tecnologiche di aziende e costruttori. 

La Bianchi presenta al via una nuova bici da crono con struttura portante in carbonio, un design rivoluzionario e colori arcobaleno in omaggio al suo capitano, Moreno Argentin, iridato a Colorado ’86. 

La De Rosa “risponde” con un telaio a tubi a sezione circolare che, nei punti sottoposti a sollecitazioni maggiori, si fa ovale. 

Strade diverse per una destinazione comune, una superiore rigidità. 

La curiosità del primo giorno la regala invece Massimo Podenzana, olimpionico nella Cento chilometri a Los Angeles ’84. Ingannato dai birilli nel tratto finale, il neopro’ dell’Atala-Ofmega ha imboccato, anziché il vialone che portava al traguardo, la corsia parallela alla prima parte del tracciato. 

Per carità, nel ciclismo era già successo e ri-succederà (a Robert Millar e al francese Philippe Bouvatier già l’anno dopo, addirittura al Tour: a Guzet-Neige vittoria di Massimo Ghirotto, altro Carrera...).

Ma mai vorremmo ritrovarci nei panni del povero Podenzana strigliato a dovere dal suo diesse Franco Cribiori. 

Non poteva mancare, e come avrebbe potuto, la (mini) polemica di giornata. Fra i corridori aveva sollevato perplessità quella curva infilata contromano in uscita da Visentini, e che forse s’era rivelata decisiva. Perché pur allungando la traiettoria, si riduce lo svantaggio delle ruote lenticolari nel rilanciare la velocità. Pari e patta fra pro e contro, per la giuria si compensano: risultato omologato. 

E per il Visenta e la sua Carrera (tre nella top ten) a Sanremo è tutto rosa e fiori. 

CHRISTIAN GIORDANO ©
Rainbow Sports Books ©


Cronoprologo 
21 maggio 1987, Sanremo-Sanremo (4 km)
1. Roberto Visentini (Ita) Carrera Jeans-Vagabond 4’ 56” 842 (4’ 57”), media 48,484 km/h 
2. Steve Bauer (Can) Toshiba-La Vie claire 4’ 57” 052 (s.t.) 
3. Czesław Lang (Pół) Del Tongo-Colnago +2” 
4. Guido Bontempi (Ita) Carrera Jeans-Vagabond +3” 
5. Lech Piasecki (Pol) Del Tongo-Colnago +3” 
6. Tony Rominger (Svi) Supermercati Brianzoli-Chateau d’Ax +3” 
7. Marco Saligari (Ita) Ariostea +3” 
8. Daniel Wyder (Svi) Transvemij +5” 
9. Stephen. Roche (Irl) Carrera Jeans-Vagabond +5 
10. Giuseppe Saronni (Ita), Del Tongo-Colnago +5” 

11. Erik Breukink (Ola) Panasonic-Isostar +6” 
14. Phil Anderson (Aus) Panasonic-Isostar +7” 
15. Moreno Argentin (Ita) Gewiss-Bianchi +7” 
17. Maurizio Fondriest Ita) Ecoflam +8” 
18. Gianni Bugno (Ita) Atala-Ofmega +8” 

151. Peter Winnen (Ola) Panasonic-Isostar +51” 

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