Pogačar dio Crono, VDP e le ruote dallo spazio


Neanche una settimana, ancora in vista delle montagne, e il baby-fenomeno ha già ipotecato una bella fetta del suo secondo Tour.

Tadej Pogačar ha dominato la crono di 27,2 km (la più lunga dal 2008) in 32' netti, unico a chiuderli ai 51 km/h di media da Changé a Laval.

Ha battuto di 19" secondi il campione europeo di specialità, lo svizzero Stefan Küng, che pure correva sulle strade amiche dei fratelli Marc e Yvonne Madiot, giemme e codiesse della sua Grupama.

Dopo tre della quattro giorni bretone trascorsi in giallo, s'è difeso alla grandissima Mathieu van der Poel, che alla sua prima crono in un grande giro ha tenuto la maglia per 8"

Gli stessi che al via lo separavano dall'ex leader Julian Alaphilippe. E che invece ora lo distanziano da Pogačar,  salito dalla sesta alla seconda piazza nella generale.

Ben ripagati i 900 km di auto imposti dal team manager Alpecin-Fenix, Christoph Roodhooft, per far arrivare in tempo da Andorra a Rennes il set di ruote veloci ordinate su misura (lunedì) per l'olandese.

Fra gli sconfitti di giornata, non il fasciatissimo Primož Roglič (+44") né Julian Alaphilippe, che non aveva una buona gamba;

ma il duo Ineos-Grenadiers, più Richard Carapaz che l'acciaccato Geraint Thomas (1'18": 1'44" il ritardo al traguardo e nella generale.

Neanche una settimana, e il re è già nudo. Ri-vestirlo di giallo sembra solo questione di "quando".

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
mercoledì 30 giugno 2021

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