Il gran cuore di Elisa Longo Borghini non tradisce mai-mai-mai
Le azzurre del Ct Dino Salvoldi non tradiscono mai. Elisa Longo Borghini, mai-mai-mai.
Bronzo a Tokyo cinque anni dopo quello di Rio.
Elisa "vince" sempre. Perché dà sempre tutto: anche quello che non ha.
Come nel 2016, tutte contro l'Olanda; le olandesi contro tutte, soprattutto fra di loro.
In una corsa folle, fra caldo e tatticismo esasperati, la più classica delle fughe bidone.
Al chilometro uno, se ne vanno in tre: l'austriaca Anna Kieserhofer, la polacca Anna Plichta e l'israeliana Omer Shapira.
Ai -35km, l'austriaca - genio della matematica - saluta: specialista delle crono, fa bene i conti e arriva da sola. La più grande sorpresa-impresa olimpica da quando la prova in linea donne è stata introdotta, Los Angeles '84.
Ai -10km le olandesi delle cinque-capitane-cinque sacrificano Demi Vollering, e attaccano in 4 ma per vincere è troppo tardi.
Dopo Marianne Vos e Anna van der Breggen, due volte con Annemiek Van Vleuten, caduta in discesa a Rio2016 come Nibali, rivede le streghe; ma fa il vuoto, e alla sua terza partecipazione centra l'unica medaglia che le mancava. Quella olimpica.
All'arrivo esulta credendo sia d'oro. Ai Giochi niente radioline, e pensava di essere in testa.
Dietro, per anticipare la volata, Elisa fa il buco e va a prendersi un bronzo - parole sue - "più di cuore che di gambe".
Il cuore infinito di Elisa Longo Borghini. Come quello di Marta Bastianelli e Soraya Paladin, le prime a sacrificarsi; e Marta Cavalli, la nostra ruota veloce.
Le azzurre del Ct Dino Salvoldi che non tradiscono mai. Elisa, mai-mai-mai.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
domenica 25 luglio 2021
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