La favola-Chievo senza fine bello


C'era una volta la "favola-Chievo"; che nel ventennale del debutto in A meritava, se non un impossibile lieto fine, almeno un finale migliore.

Il Collegio di garanzia del CONI ha invece rigettato il ricorso del Chievo Verona avverso l’esclusione dal campionato di Serie B seguita dalla duplice bocciatura da parte della CoViSoc e ratificata dal Consiglio Federale del 15 luglio.

Lo stesso Consiglio della FIGC, oggi, riammetterà dunque il Cosenza per completare l'organico della Serie B 2021/22.

Al posto della "x" che avete visto sabato 24 luglio in diretta Sky Sport nel giorno della compilazione del Calendario 2021/22 si leggerà quindi il nome della migliore retrocessa della scorsa stagione.

Respinti anche tutti gli altri ricorsi eccetto quello della Paganese: escluse dalla Serie C quindi Carpi, Casertana, Novara e Sambenedettese: sperano nella riammissione Lucchese, Pistoiese, Arezzo, Siena, Fidelis Andria, Latina, Fano, Picerno e Cavese

A fare rumore però - è il Chievo: 17 anni di A, la partecipazione a una Champions League, a due Europa league, il 4-4-2 dei miracoli di Gigi Delneri.

La sentenza, soprattutto dopo l'esposizione mediatica del presidente federale Gabriele Gravina, era nell'aria. 

Nonostante l'all-star legale con Bernardo Giorgio Mattarella, figlio del Sergio presidente della Repubblica, e la consulenza pro veritate di Maurizio Leo, considerato fra i maggiori esperti di diritto tributario in Italia.

E anche se nell'altra metà giallobù di Verona, si pensa non sia ancora finita, per i "Mussi volanti", il futuro sembra scritto.

Al di là del probabile - e già annunciato dal club - ricorso al TAR del Lazio e degli oltre 23 milioni di euro - al 30 giugno 2021 - di debiti tributari.

Non è percorribile l'eventuale ripartenza dalla Serie D - perché Verona e il suo hinterland hanno già altre tre squadre professionistiche: l'Hellas in A, Virtus e Legnago in C.

Più probabile quindi la discesa nei Dilettanti o, addirittura, il fallimento societario con magari l'eventuale mantenimento del titolo sportivo.

Si chiuderà così quindi l'epopea del "Cèo" del patron innamorato Luca Campedelli, dei suoi pandori offerti ai tifosi, della squadra-simpatia, di una frazione di 4500 persone che con quel calcio s'era arrampicata in paradiso. 

Troppo bello per tornare giù senza poi farsi (troppo) male.

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
lunedì 26 luglio 2021

Commenti

Post popolari in questo blog

Dalla periferia del continente al Grand Continent

Chi sono Augusto e Giorgio Perfetti, i fratelli nella Top 10 dei più ricchi d’Italia?

I 100 cattivi del calcio