L'Aert che imita l'arte


Primo col doppio Ventoux a Malaucene all'undicesima.
Primo nella seconda crono a St Emilion alla ventesima.
Wout Van Aert vola alla vigilia di Parigi con due giorni di anticipo verso Tokyo.

Nella penultima tappa che consegna il secondo Tour su due al 22enne Tadej Pogacar, il belga domina i 30,8 km a zig zag e veloci da Libourne a Saint-Emilion. Rifila 21" ad Asgreen, che ha vinto il Fiandre. Ed è l'unico sotto i 36', a 51,5 km/h di media. 

Settima vittoria, la 29esima in carriera, in una stagione in cui ha già centrato Gand e Amstel.

Sul durissimo tracciato olimpico sarà il 26enne campione nazionale belga l'anti-Pogacar il 24 in linea e l'anti-Ganna il 28 contro il tempo.

Lo sloveno, che nella crono finale 2020 sfilò la gialla al connazionale Roglic, chiude ottavo a 57" e rischia zero per gestire gli oltre 5' di vantaggio su Jonas Vingegaard - ottimo terzo a 32" in una top ten con quattro danesi - e Richard Carapaz, i due che saliranno col baby Cannibale sul podio ai Campi Elisi.

Bravissimo, al solito, Mattia Cattaneo: miglior italiano all'arrivo (sesto) e nella generale (12esimo).

Non era scontato, nel più scontato dei 13 back-to-back al Tour. 

Forse più il primo Fignon che Merckx, ma mettiamoci comodi: questo fenomeno ha appena cominciato.

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
sabato 17 luglio 2021

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