MORINI - di Gianni Brera (1974)


di GIANNI BRERA
I Mondiali di calcio, Fabbri Editori (1974)

Ha avuto la sfortuna di maturare, come stopper, in un periodo in cui il campo nazionale era «chiuso» da Roberto Rosato, uno dei più forti difensori del dopoguerra. Così è giunto in azzurro a 30 anni, dopo una carriera che avrebbe potuto meritargli altre e maggiori soddisfazioni. 

Fisicamente imponente (un metro e 80, 73 chili), toscano di nascita (San Giuliano Terme, Pisa, '44), Cecco Morini è cresciuto nella Sampdoria, alla rude scuola di un altro difensore tutto grinta e decisione, Guido Vincenzi.

Marcatore inesorabile, duro e scorbutico, Morini è passato alla Juventus nel 1969: titolare fisso del ruolo di stopper ha imparato anche l'arte del disimpegno, affinandosi tecnicamente.

In Nazionale è arrivato nel febbraio 1973 (Turchia-Italia 0 a 1): alla soglia dei mondiali aveva disputato 5 partite in azzurro, e il centravanti avversario, affidati alla sua guardia, non era mai riuscito a segnare. Sia in azzurro sia in bianconero la sua presenza in squadra è una garanzia, specialmente nel gioco di testa.

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