La Polonia (con la Svezia) si Lewa: no alla Russia
Parla e posta inversamente a quanto segna, Robert Lewandowski. Ma quando lo fa - sui social come in campo - il segno lo lascia eccome.
Neanche 24 ore dopo il suo tweet con cui si era ripromesso di consultarsi prima coi compagni, il capitano della Polonia è passato dalle parole ai fatti: la nazionale polacca non giocherà il playoff di qualificazione mondiale contro la Russia.
Dopo la finale di Champions League spostata da San Pietroburgo a Parigi è la seconda, in ordine di tempo, e la più pesante reazione del calcio professionistico contro la Russia.
Il presidente della federcalcio polacca, Cezary Kulesza, ha confermato che la squadra "non intende" giocare la partita, che era in programma il 24 marzo: a un mese esatto dall'aggressione dell'Ucraìna.
Lo stesso Kulesza ha twittato: "Basta parole, è ora di agire".
E subito si è accodata la Svezia, che al secondo playoff, in caso di vittoria contro la Repubblica Ceca, avrebbe poi dovuto affrontare la vincente di Polonia-Russia.
La questione - oltre che un affare di Stati - diventa così di massima urgenza anche per la FIFA, che da ora non potrà più far finta di niente.
La questione - oltre che un affare di Stati - diventa così di massima urgenza anche per la FIFA, che da ora non potrà più far finta di niente.
Il presidente Gianni Infantino e i suoi dovranno presto prendere una decisione, e dovrà essere quella giusta.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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