Lo Sport contro la guerra, il migliore dei mondi possibili


Se mai ce ne fosse bisogno, ecco - come sempre - la conferma che è lo Sport il migliore dei mondi possibili. L'unico che non ti lascia mai solo. Neanche dove, e quando, più è mancato - e sta mancando - chi, per definizione, sarebbe preposto a starti al fianco. A proteggere i più deboli.

Dai cori dei paraolimpici nell'apertura dei Giochi di Pechino al weekend dei top campionati europei, si leva un'unica grande voce, in una cornice di solidarietà e di presa di posizione - basta guerre - chiara e netta. Come un risultato sportivo.

E' un caleidoscopio bicromatico che illumina spalti e maxischermi della Premier League e della Ligue 1, e colora di speranza il logo della Bundesliga e le tute dello Stoccarda.

Tutto questo nello stesso fine settimana in cui il numero di rifugiati minaccia di salire di altre duecentomila unità, fino a scollinare il milione e mezzo di persone - come riferito dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite, Filippo Grandi - che si stanno riversando lungo i cinquecento chilometri del confine ucraino-polacco.

"L'esodo di sfollati più repentino visto in Europa dai tempi della Seconda Guerra Mondiale", lo ha definito Grandi. 

E che tuttavia non è ancora bastato, non sta ancora bastando, alla NATO, per istituire su quel cielo la no-fly zone richiesta a gran voce da quel popolo di 44 milioni di esseri umani.

Anch'essi cittadini dell'unico mondo che mai li ha lasciati soli. Lo Sport, il migliore dei mondi possibili.

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
sabato 5 marzo 2022

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