Basket: tutti pazzi per le finali Ncaa, occhi su Banchero

di Alessandro Castellani

(ANSA) - ROMA, 01 APR - E' 'March Madness' anche se e' aprile. In questo 'long week end' (la finale e' in programma lunedi' 4) l'America si ferma per la Final Four del campionato universitario di basket, quello targato Ncaa che quest'anno vede le quattro squadre rimaste in corsa per il titolo sfidarsi a New Orleans. E questo, le Finali del basket Ncaa, e' anche l'evento sportivo che negli States ha la piu' alta audience televisiva dopo i play off della Nfl, la lega del football americano. E quest'anno la Final Four ha ancora piu' appeal perche' a sfidarsi saranno quattro team tra i piu' vincenti e con piu' tifosi nel paese: Duke, North Carolina, Kansas e Villanova.

Per farsi un'idea di cosa significhi basti pensare che nel 2010 la Ncaa ha firmato un accordo per i diritti televisivi della durata di 14 anni con Cbs Sports e Turner Broadcasting per un totale di 10,8 miliardi di dollari. L'accordo e' stato successivamente esteso fino al 2032 per ulteriori 8,8 miliardi di dollari. Cifre astronomiche che testimoniano come questo non sia solo basket ma un'autentica 'febbre' collettiva. Lo sanno bene anche gli sponsor, che in occasione delle partite pagano un milione e mezzo di dollari per 30 secondi di spot televisivi. Sui social, durante le fasi finali del torneo, interagiscono 350 milioni di persone.

A determinare tutta questa passione e grande seguito e' il fatto che le universita' e i college Usa sono sparse in tutto il territorio americano, a differenza delle franchigie Nba che sono in prevalenza espressioni cittadine. La Ncaa copre invece l'intero territorio e non e' raro vedere nei locali pubblici anche di localita' sperdute, dei tabelloni con le griglie dei match da giocare, aggiornati mano mano che il torneo avanza. E per questo da domani saranno tutti davanti alla tv, o sugli spalti nel caso dei fortunati possessori dei biglietti.

Il programma si aprira' con Kansas-Vilanova, poi ci sara' Duke-North Carolina, ovvero la sfida tra due atenei divisi da una rivalita' accesissima e anche una specie di derby, visto che i 'Blue Devils' hanno sede a Durham, e i 'Tar Heels' a Chapel Hill: entrambe in North Carolina, distanti tra loro appena mezzora di auto. In tutto si sono sfidate 257 volte in 102 anni, ma mai nella Final Four. Duke, nelle cui file spicca la presenza dell'italo-americano e futuro azzurro Paolo Banchero, ha vinto l'ultimo dei suoi cinque titoli nel 2015, e' la favorita dei bookmakers e sara' guidata per l'ultima volta da coach Mike Krzyzewski, leggenda del basket universitario che ha deciso di lasciare a fine stagione.

Per conquistare il suo ultimo 'Coach K' si affidera' alle sue stelle AJ Griffin e, appunto, Banchero. Questi ha 19 anni e fara' soltanto una stagione universitaria, il minimo previsto prima di poter passare in NBA. E' nato a Seattle, figlio di una cestista americana, Rhonda Smith, in passato anche allenatrice universitaria, e di Mario Banchero, ex giocatore di football alla University of Washington a Seattle. Il padre ha origini liguri e di lavoro importa salumi dall'Italia nello stato di Washington. Alto 2.08, Paolo e' un lungo che sa fare tutto, e in questa stagione ha tenuto una media di 17 punti, 7 rimbalzi e 3 assist a partita. C'e' chi lo indica come possibile scelta numero uno al prossimo draft della Nba, lui intanto ha girato uno spot pubblicitario in cui 'sventola', con orgoglio, il passaporto italiano che ha ricevuto nel 2020. Il passo successivo sara' giocare nell'Italia, perche' sogna di giocare a Parigi 2024 con canottiera azzurra. Lo spera, e non lo ha mai nascosto, anche il presidente della Fip Gianni Petrucci. (ANSA).

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