C'era una volta il Chelsea


Bloccati il conto bancario, diversi account e le carte di credito della società.

Sono le più recenti conseguenze delle sanzioni comminate dal governo britannico al Chelsea di - ancora per poco - Roman Abramovich.

La Barclay's, banca che per la Premier League è molto più che storico sponsor, ha "temporaneamente sospeso" la liquidità in giacenza del club, intestatario del conto ma di proprietà del patron.

Il motivo è che alla banca serve tempo per valutare le conseguenze della "licenza speciale" che il governo UK ha rilasciato al Chelsea per permettergli di continuare la normale amministrazione legata al calcio.

In questa NON rientrano l'acquisizione di nuovi giocatori e membri dello staff, la conduzione o il trasferimento di attività commerciali e persino le circa 600 mila sterline di introiti da matchday, compresi biglietti, indotto e merchandising.

Per garantire la gestione ordinaria, e permettergli di concludere la stagione, è stato consentito al club un tetto di spesa di 500 mila sterline per le partite in casa e di 20 mila per le trasferte.

Il Chelsea inteso come club costa, come stipendi, sui 317,5 milioni di sterline annui.

E la sola prima squadra viaggia sui 28 milioni di sterline AL MESE. 

Da qui, la richiesta che la società ha rivolto al governo per un ulteriore allentamento delle restrizioni. 

Il Chelsea di Abramovich - per come l'abbiamo - nei fatti già non esiste più.

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
venerdì 11 marzo 2022

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