Instant classic a Torino: tappone a Yates, Carapaz in rosa
La tappa più corta, e sin qui la più spettacolare. Due doppie scalate (Superga e Maddalena), tremila metri di dislivello in 147 km totali. In una calura irreale.
Frazione a Simon Yates, la seconda in questo Giro dopo la crono di Budapest, la sesta in carriera nella corsa rosa e la decima nei grandi giri.
Richard Carapaz in rosa alla 14esima, come a Courmayeur nel 2019: il Giro che poi vinse. Anche stavolta l'ecuadoriano attacca, ai -28,6, ma a differenza di St Vincent stavolta i big gli van dietro.
L'azione decisiva, quella di Yates, arriva ai -4,6. Hindley, Carapaz e uno strepitoso Nibali - e più dietro, un commovente Pozzovivo - resistono, ma questa è una di quelle giornate alla Yates. Quello del 2018 a Campo Imperatore, a Osimo, a Sappada. La botta al ginocchio dell'Etna sembra un ricordo.
Salta dopo dieci giorni, la maglia rosa JuanPe Lopez, che chiude a 4'25 e ora è nono a 4'04". Carapaz - premiato da "Flash" Jacobs - ha sette secondi su Jai Hindley e 30" su João Almeida. Nella top ten anche Pozzovivo, quinto a 1'01" e Nibali, ottavo a 2'58".
Dopo Bardet, un altro ritiro illustre, quello di Tom Dumoulin. È uno dei Giri più belli equilibrati e meglio disegnati dell'intera gestione-Vegni. Ma tappe così a farle sono i corridori e il loro modo di interpretarle, e questa è già nella Storia. Non solo del Giro.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
Sabato 21 maggio 2022
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