Sorpresa sul Blockhaus: Hindley, il canguro d'Abruzzo

 


Nella terra di Vito Taccone, il Camoscio abruzzese che non t'aspetti. Quello d'adozione: Jai Hindley, che ciclisticamente è cresciuto qui dove, nel 1967, divenne grande il 22enne Merckx.

È il 26enne australiano di Perth il primo dei sei cavalieri che hanno fatto l'impresa, 191 km da Isernia con la doppia scalata del Blockhaus, la cima della Maiella che deve il nome - tedesco d'Austria - ai fortilizi usati come posti di blocco contro il brigantaggio nell'Italia da poco unita.

Al secondo arrivo in quota saltano l'idolo di casa Giulio Ciccone e con lui - per ginocchio e gran caldo - uno dei favoriti Simon Yates, insieme con i big della generale resistono i nonnetti; non solo italiani: il commovente Domenico Pozzovivo, che a febbraio era ancora senza squadra e due anni fa rischiava la protesi a un braccio; l'irriducibile Vincenzo Nibali, che a fine stagione smetterà.

A novembre compiranno 40 anni il Pozzo e 38 lo Squalo. E 42 ne ha già l'Embatido Valverde, altro al passo d'addio eppure anche lui lì, nella top ten all'arrivo e subito sotto nella generale.

La corsa la comanda la Ineos del monumentale Richie Porte che scorta il suo capitano Richard Carapaz, poi quarto dietro Bardet e davanti a Landa, Almeida, Pozzovivo.

La volata ai 1655 in vetta alla Maiella è da - e per - cuori forti. Dietro, la maglia rosa JuanPe Lopez resiste per 12 secondi ed esulta come se avesse vinto.

A un terzo del cammino, un gran bel Giro è solo cominciato.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
domenica 15 maggio 2022

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