Pogačar-bis a La Super Planches des Belles Filles, l'antipasto del nuovo Cannibale
A La Super Planches des Belles Filles, come nel 2020, il nuovo Cannibale divora tappa - la settima - e ogni avversario. Secondo successo consecutivo dopo quello di Longwy, l'ottavo nei suoi tre Tour e il 12esimo in stagione, il 42esimo in carriera, l'11esimo nei grandi giri.
Sempre più signore in giallo il 23enne sloveno, che ai -700 dà una prima scremata.
Poi ai -250 prende la ruota di Jonas Vingegaard, andato a riprendere l'ultimo fuggitivo Lennard Kämna - il tedesco, re dell'Etna al Giro, che si pianta nel tratto più duro dei 900 metri di sterrato al 20-24 per cento che portano alla vetta tanto cara agli italiani: qui vinsero Vincenzo Nibali nel 2014 e Fabio Aru nel 2017 e Giulio Ciccone si vestì di giallo nel 2019.
Pogačar brucia il danese negli ultimi venti metri, e Vingegaard che mette subito il piede a terra dopo il traguardo è già un'immagini-simbolo di questa Grande Boucle.
Primož Roglič, redivivo co-capitano di Vingegaard, è terzo a 12".
Ai limiti dell'irreale l'ascesa conclusiva: 7 km all'8,7% medio in 18'45" ai 22,400 km/h di media.
Nella generale il 23enne fenomeno sloveno ha ora 35" su Vingegaard e 1'10" su Geraint Thomas.
A un terzo di Tour, il nuovo Cannibale sembra aver solo piluccato l'antipasto.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
venerdì 8 luglio 2022
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