Annemiek dei miracoli


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"Siamo fatti della stessa materia dei sogni", scriveva quattro secoli fa il grande Bardo.

Dopo la prova in linea élite donne al mondiale australiano di Wollongong, va aggiornato il concetto: qualcuno di questi - e di queste - dev'essere d'acciaio.

Temperato. Come il carattere dei campioni.

Mercoledì la banale caduta al via della staffetta mista di Annemiek Van Vleuten, 40 anni fra due settimane, il prossimo 8 ottobre, sembrava averne infranto - col gomito destro - ogni ambizione di bis iridato.


Invece, a sorpresa, con Demi Vollering out per covid, eccola al via - a suo dire - senza poter sprintare e solo per mettersi al servizio della squadra e dunque della sua capitana, l'iconica - e strafavorita - Marianne Vos.

Partita col body da crono, cui la giuria ha imposto di aggiungere la stessa maglia delle compagne, se n'è poi liberata come, nel penultimo giro, di mezza concorrenza.

Ai -600 metri l'allungo decisivo.

E dopo un'annata con Liegi e la tripla corona Giro-Tour-Vuelta l’olandese centra il bis iridato, tre anni dopo Harrogate.

Arcobaleno poi oscurato dalla pandemia.

Argento per la belga Lotte Kopecky (pure caduta ai meno 100km), regina di Strade Bianche e Fiandre.

Bronzo - come nel mondiale cross - alla straordinaria Silvia Persico, la 25enne bergamasca che per rabbia - sbatte il pugno sul manubrio.

Perché anche lei sa che, come chiosava il grande Bardo, "è nel tempo d'un sogno che è raccolta la nostra breve vita".

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
sabato 24 settembre 2022



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