Lombardia '22 - Pogi-bis, grazie Squalo & Imbatido: è stato bellissimo


Back-to-back. Come da pronostico. Come un anno fa. 

Ma quale “nuovo Merckx”, è Tadej Pogacar. Fenomeno vero che non conosce la pressione. A 24 anni, terza monumento per lo sloveno della UAE: dopo la Liegi, secondo Lombardia in fila.

L’ultimo di Nibali e Valverde, nonnetti terribili da 18 e 21 stagioni nei pro'.

E ancora super competitivi: a 38 anni lo Squalo, 24esimo, e 42 l’Imbatido, sesto. Vincenzo ha ceduto solo ai -20 dei 253 km da Bergamo Bassa al Lungolago Trento di Como.


Percorso inverso rispetto al 2021. Senza Colma e Muro di Sormano, ma col San Fermo della Battaglia scalato due volte. In mezzo, il Civiglio.

Lì, sul più duro dei quattro GPM si è decisa – di fatto – la 116esima Classica delle foglie morte. 

Saltato anche Vingegaard, il podio del terzetto con Pogacar e i due spagnoli era scritto. Volata mai nata. Enric Mas secondo come alla Vuelta dietro l’altro fenomeno Evenepoel, Mikel Landa terzo a dieci secondi.

Primo degli italiani, Andrea Piccolo: undicesimo.

Ma questo "mondiale d'autunno" ce lo ricorderemo soprattutto per il passaggio generazionale. La fine di un'èra. A Vincenzo Nibali, il più grande corridore italiano del dopo-Gimondi, solo una parola. Quella del suo direttore sportivo del cuore, Beppe Martinelli: "GRAZIE".

Grazie, Vincenzo. È stato bellissimo.

DA COMO, PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
sabato 8 ottobre 2022

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