FOOTBALL PORTRAITS - Addio a Castagner, il sorriso bello del calcio


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"Oggi se ne è andato il sorriso più bello del Calcio italiano.
Ciao papà...".

Lo ha salutato così, sui social, Federico, il figlio di Ilario Castagner.

Allenatore all'olandese, innovativo, maestro delle palle inattive venti, trent'anni avanti ai tempi. E soprattutto gentiluomo. Si dice (troppo) spesso così di chi se ne va - sempre - troppo presto. Ma in questo caso, il mister, amato lo è stato per davvero.

In tutta Italia, e in modo così da trasversale da perdonargli tutto: persino il passaggio, da un anno all'altro, dalla panchina del Milan (appena riportato in A) a quella dell'Inter.

Nella storia del nostro calcio resterà il primo artefice - col fidato diesse Silvano Ramaccioni che poi ritroverà proprio al Milan e il presidente Franco D'Attoma - del "Perugia dei miracoli": secondo da imbattuto in A - un record - nel '79 dietro il Milan della Stella.

Quel Milan che tre anni dopo, per la seconda volta in B, lui riporterà subito in A, salvo poi esserne esonerato e, appunto, passare all'Inter.

Nato a Vittorio Veneto il 18 dicembre del '40, Castagner era stato buon centravanti al Perugia in C (33 gol in 84 partite dal '61 al '64). In panchina aveva cominciato all'Atalanta (lanciando Scirea e Cabrini), poi ci sono state Lazio, Ascoli, Pescara, Pisa e il ritorno, in altri due mandati negli anni Novanta, all'amato Grifo. Il club della vita.

Colpevolmente dimenticato dal grande calcio cui ha certo più dato che ricevuto, si era distinto anche in tv per garbo e competenza.

E il sorriso più bello del Calcio italiano. Quello che più ci mancherà.

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
sabato 18 febbraio 2023

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