Adieu Fontaine, destino inJustò
AMAZON
SPOTIFY
Era scritto che, anche all'ultimo, arrivasse subito dopo Pelé. Come a Svezia 58, il mondiale che li ha resi immortali.
Just Fontaine si è spento 62 giorni dopo "O'Rei". A 89 anni, nella sua Tolosa. La città dell'ultimo club allenato prima di chiudere con il biennio da Ct del Marocco.
Già, perché la prima leggenda del calcio francese era... un marocchino, di Marrakech, classe 1933.
Era, quella, un'epoca in cui la Francia reclutava la meglio gioventù del Nord Africa.
48 gol in 62 gare nell'US Marocaine di Casablanca stregano Mario Zatelli, francoalgerino figlio di italiani cresciuto in Marocco che allena il Nizza.
Just lo ripaga subito con la Coppa di Francia del '54.
Due anni e 52 gol (in 83 gare) dopo, è allo Stade Reims che ne fa l'erede di Raymond Kopa, appena passato al grande Real Madrid che ha sconfitto i francesi in finale di Coppa dei Campioni.
Succederà anche nel '59, con Fontaine capocannoniere a 10 reti.
Il centravanti che nel 58 con 13 gol (record imbattuto) aveva portato la Francia al terzo posto mondiale.
E dire che, reduce dal menisco, doveva fare da vice-René Bliard, il suo "dieci" nel Reims.
Bliard però si fa male, e Fontaine nel girone fa tripletta al Paraguay, doppietta alla Jugo, gol alla Scozia; poi due nei quarti all'Irlanda del Nord (che ci aveva lasciato a casa), uno in semifinale al Brasile e poker alla Germania Ovest nella finalina per il podio.
Il miglior Fontaine, di fatto, finisce lì. La doppia frattura alla gamba sinistra a Sochaux del 20 marzo 1960 lo costringerà al ritiro, nel 1962, a 29 anni, dopo tre titoli, 145 gol in 152 partite col Reims e 30 in 21 presenze con i Blues: il miglior rapporto reti/presenze del dopoguerra.
Nel 1961 è il primo presidente dell'Assogiocatori francese, fondata col camerunese Eugène N'Jo Léa.
Smesso di giocare allena per due partite la Francia e il PSG promosso in prima divisione nel '74 col drammatico spareggio col Valenciennes.
Merci et adieu, Monsieur "Justo".
Commenti
Posta un commento