Fiandre '23, come Tadej nessuno mai
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di CHRISTIAN GIORDANO ©
Louison Bobet '55, Eddy Merckx '69 (nel '75 il Cannibale vinse la Ronde, ma al Tour fu secondo) e, ora, Pogačar. Solo tre nella storia hanno vinto Tour e Fiandre. Le due università del ciclismo.
Già questo basterebbe a descriverne la grandezza, ancora tutta in divenire. A 24 anni, come Tadej nessuno mai. Ma è il come, oltre che il dove e quando e contro chi vince a lasciare senza parole.
Quarta monumento dopo Liegi e due Lombardia, 56 vittorie in carriera, 8 in 16 giorni di corsa nel 2023.
E nella pazza Ronde #107, la più veloce di sempre - chiusa a 44,083 km/h di media e con 273,4 km la seconda più lunga dal 1998 (279 km).
Ai -54 km il primo attacco, sul secondo Vecchio Kwaremont, dove nel 2022 - quarto al debutto - aveva capito di poter vincere. Poi l'affondo sul Koppenberg.
Ripresa ai -22 km la fugona di giornata, con dentro Trentin, splendido appoggio per Tadej e poi decimo, primo degli appena sette italiani al via.
Ai -18 km, sul terzo e ultimo Oude Kwaremont, il più lungo (2200 mt) e penultimo dei 19 muri, li ha lasciati tutti lì.
Solo Mathieu van der Poel ha tenuto, ma a distanza.
Giù dal Paterberg, i 12 km finali sono una piatta cronometro a due tra il vincitore uscente e il primo sloveno re delle Fiandre.
Con lui sul podio, "Ve-De-Pe" a 16" e a 1'12" l'ex iridato Mads Pedersen - il primo big ad attaccare, ai -112km - che ha vinto la volata su Van Aert, cui forse non ha giovato la tattica attendista della Jumbo-Visma, la squadra da battere.
Bugno '94 l'ultimo vincitore di grandi giri a imporsi nella Ronde.
Da libri di storia anche la gara femminile: prima belga a vincere per due anni consecutivi, Lotte Kopecky ha corso con nel cuore il fratello maggiore Seppe, ex corridore deceduto l'11 marzo a 29 anni.
Doppietta per la SD Workx con l'olandese Demi Vollering, e poi le nostre splendide Elisa Longo Borghini e Silvia Persico.
È un ciclismo di immortali. E ne siamo tutti, privilegiati, testimoni.
CHRISTIAN GIORDANO ©
domenica 2 aprile 2023
ORDINE D'ARRIVO
Rnk Rider Team UCI Pnt Time
1 POGAČAR Tadej UAE Team Emirates 800 275 6:12:07
2 VAN DER POEL Mathieu Alpecin-Deceuninck 640 200 0:16
3 PEDERSEN Mads Trek - Segafredo 520 150 1:12
4 VAN AERT Wout Jumbo-Visma 440 120 ,,
5 POWLESS Neilson EF Education-EasyPost 360 100 ,,
6 KÜNG Stefan Groupama - FDJ 280 90 ,,
7 ASGREEN Kasper Soudal - Quick Step 240 80 ,,
8 WRIGHT Fred Bahrain - Victorious 200 70 ,,
9 JORGENSON Matteo Movistar Team 160 60 1:19
10 TRENTIN Matteo UAE Team Emirates 135 50 2:49
LE PAROLE DI TADEJ:
"Un giorno che non dimenticherò mai. Sapevo di dover attaccare sull'ultimo passaggio sul (Vecchio) Kwaremont, sono quasi crollato sull'ultimo Paterberg, è stato estremamente impegnativo ma era l'unico modo per arrivare da solo al traguardo".
“Dopo questa giornata potrei anche ritirarmi ed essere orgoglioso della mia carriera. Sono molto felice e orgoglioso".
"La Sanremo sarà la più difficile per me da vincere, quest'anno ero in gran forma, ma non è andata bene. Ma non mi arrenderò senza lottare, dovrò mettere su qualche chilo per la Parigi-Roubaix e rafforzare le braccia per lottare su quei cubetti di porfido".
"Anche se non vincerò il Tour, questa sarà già una stagione fantastica per me".
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