GIRO '23 - Così è se vi Paret-Peintre, Leknessund in rosa-Knudsen



Era già (quasi) tutto previsto. Campione e ragazzo di parola, Remco Evenepoel. In tempi non sospetti aveva indicato nella quarta tappa, la prima appenninica, l'occasione buona per "lasciare" la maglia rosa.

E quarta tappa è stata: vittoria al 27enne francese Aurélien Paret-Peintre e maglia ad Andreas Leknessund, secondo norvegese in rosa 42 anni dopo Knut Knudsen, strepitoso cronman che nel prologo di Trieste batté i compagni Francesco Moser e Gregor Braun e che l'aveva già iindossata nelle prime due tappe nel 1975.

Leknessund era l'altro superstite dei sette fuggitivi scattati dopo ottanta dei 175 km da Venosa a Lago Laceno con tre colli di seconda categoria e 3500 metri di dislivello sferzati da vento e pioggia.

Sempre in controllo della corsa, anche se forse con meno compagni del previsto, Evenepoel è arrivato nel gruppo dei big a 2'01" dal vincitore.

Terzo e più importante successo in carriera, il primo in un grande giro, per Aurélien, professionista dal 2018 e al secondo Giro dopo il 16esimo posto del 2020, alla AG2R-Citroën ha come compagno il fratellino Valentin, nato nel 2001. 

Classe 99 invece il nuovo leader, Leknessund, gran cronoman due volte campione nazionale e oro europeo di specialità sia da junior sia da Under 23.

Non un pericolo per Remco o gli altri big, ma vederlo in rosa no: quello non era previsto.

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
martedì 9 maggio 2023

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