GIRO '23 - Il fu Pascal Ackermann, un lampo al Giro cupo

 

Un Giro maledetto, il #106. Per la recrudescenza del Covid-19 (altri otto corridori out, tra cui tre Soudal Quick-Step, la squadra dell'ex maglia rosa Remco Evenepoel - e gli italiani Cattaneo, Gandin e Vendrame), il maltempo, le cadute, i nomi più o meno altisonanti che via via lasciano la corsa.

Ultimi in ordine di tempo, Tao Geoghegan Hart e Alessandro Covi, che in discesa, ai -69 km dal traguardo di Tortona, pinzando troppo la ruota anteriore, s'è trascinato sull'asfalto i primi tre della generale; in particolare due che giù ci van troppo e troppo spesso: la maglia rosa Geraint Thomas e Primož Roglič, che la segue di due secondi, più lo stesso Tao che era terzo a cinque secondi dal suo co-capitano della Ineos Grenadiers. 

Per il londinese - si leggerà poi nel bollettino medico emesso l'indomani dalla ASL 3 di Genova - frattura del femore sinistro, operato in serata (4 ore di intervento, fino a mezzanotte) all'ospedale Villa Scassi per "riduzione e sintesi della complessa frattura. L'intervento, eseguito dall'équipe del dottor Luca Pandolfo, direttore della struttura Ortopedia e Traumatologia, ha avuto decorso regolare così come la fase post operatoria. Il paziente è in buone condizioni fisiche e sta iniziando la fase di mobilizzazione".

Per Covi, giunto all'arrivo pedalando in pratica con la sola gamba sinistra, e fra dolori indicibili, sospetta ma poi smentita (dal ds Mauro Gianetti) frattura al bacino.

Sempre in discesa, spavento persino maggiore per Oscar Rodríguez, basco della spagnola Movistar, finito contro il palo di un cartello stradale che, paradossalmente, gli ha forse salvato la vita nell'impatto contro il prospiciente muro di una casa. Anche per lui, Giro finito in ospedale.
 

Sotto la pioggia, la volata imperiale - ma in rimonta da troppo indietro (13esima posizione) - di Jonathan Milan gli è valsa il terzo secondo posto (e davanti al redivivo Mark Cavendish) dopo quelli di Salerno e Napoli. 

A batterlo, al fotofinish (per 5 millimetri), il redivivo Pascal Ackermann. A un anno dalla frattura al coccige, incontenibile quanto meritata la sua gioia. Un sorriso radioso sotto il cielo troppo cupo di questo alluvionato maggio italiano.
CHRISTIAN GIORDANO ©
mercoledì 17 maggio 2023

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