GIRO '23 - Cort Nielsen, il Baffo che conquista



Il baffo che conquista, Magnus Cort Nielsen. L'eccentrico del gruppo, ma che quando ha la testa connessa sa far paura a tutti.

A 30 anni trentesima vittoria, la prima al Giro e centrata al suo primo tentativo in questa edizione.

Dopo Mads Pedersen a Napoli, un altro danese: adesso sono 105 ad aver vinto nei tre grandi Giri. Magnus sale così a quota nove; sei alla Vuelta, due al Tour e ora la Scandiano Viareggio, traguardo che al Giro mancava dal 1982. Allora a vincere fu Beppe Saronni, poi iridato a Goodwood.

Fuga partita dal km zero dei 196 totali, quasi tutti sotto l'acqua, con superstiti i "soliti" Alessandro De Marchi e il canadese Derek Gee, raggiunti da Cort Nielsen e poi inevitabilmente battuti allo sprint.

A Napoli il "Rosso di Buja" era stato ripreso con Clarke ai -250 metri, stavolta prova ad anticipare la volata, ma il finale era scontato. Almeno quanto che "DeMa" ci riproverà. Parole sue, già da domani.

Secondo, il canadese; come a Fossombrone, dove vinse Ben Healy, compagno di Cort Nielsen nella EF Education-EasyPost.

Persi per Covid-19 Domenico Pozzovivo e forse Aleksandr Vlasov, che già non stava bene, Damiano Caruso - a 1'28" - sale dal settimo al sesto posto.


Primo giorno in rosa per Thomas, che dopo il ritiro per Covid-19 di Remco Evenepoel forse avrebbe potuto indossarla solo all'arrivo, beau geste compiuto da Felice Gimondi per Eddy Merckx a Savona '69 e Ivan Gotti per Pantani a Madonna di Campiglio '99, e in giallo dallo stesso Merckx per Luis Ocaña a Luchon '71.

Altri tempi, e non solo per la pandemia.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
martedì 16 gennaio 2023

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