GIRO '23 - McNulty, a Bergamo il sole dell'Arizona



Al Giro #106 tornano il sole (che mancava da Napoli), lo spettacolo della gente, in una terra pazza di ciclismo, ma non quello dei big.

Ai grandi della generale non è servito neanche un "Piccolo Lombardia" di 195 km da Seregno a Bergamo con 3600 metri di dislivello e quattro colli: Valcava, Selvino, Miragolo San Salvatore, Roncola Alta.

E allora, con i big a passeggiare a quasi 7' dai "soliti" (stavolta 17) fuggitivi di giornata, lo show l'hanno animato quelli davanti. 

Su tutti Ben Healy, rivelazione nelle Ardenne (secondo alla Amstel, quarto alla Liegi) e sorpresona di questo Giro: già vincitore sui muri di Fossombrone, ha fatto a spallate (alla lettera) con Einer Rubio, primo nella tappetta di Crans Montana, per la maglia azzurra di miglior scalatore.


Ma sul traguardo lo ha beffato il più veloce Brandon McNulty, che dopo 183 km di fuga ha preso d'infilata anche Marco Frigo, il primo a muoversi e l'ultimo ad arrendersi dopo essere rientrato sui due battistrada. Su 15 tappe ben otto le fughe arrivate, e quella di Napoli ripresa ai -300 metri. Se non un record, quasi.

Primo successo in una grande corsa a tappe per il 25enne statunitense di Phoenix, Arizona, il secondo in questo Giro per la UAE Emirates dopo la volata di Pascal Ackermann a Tortona.


L'altra gradita sorpresa, oltre al ritorno del sole, è Bruno Armirail che resta in rosa. Il francese ha perso solo 33" e ora comanda con 1'08" su Geraint Thomas, 1'10" su Primož Roglič e 1'30" su João Almeida.

Dopo il secondo e ultimo riposo, il tappone del Bondone con cinque colli e 5200 metri di dislivello ci darà, forse, anche quello spettacolo che sin qui, fra tanta acqua e molto tatticismo, è (troppo) spesso mancato.

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
domenica 21 maggio 2023

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