GIRO '23 - Rosa amaro: Remco torna re ma abdica per Covid
Così no, fa troppo male. Evenepoel - la maglia rosa appena riconquistata - lascia il Giro d’Italia per positività al Covid-19.
Neanche il tempo di rinfilarsela, quella maglia, di nuovo sua dopo aver vinto la crono di Cesena, e in serata, alle 22:30 precise, ecco "la" notizia. Annunciata dal campione del mondo, e poi dalla sua squadra sui rispettivi profili social.
Dopo Filippo Ganna della Ineos Grenadier, ecco Remco della Soudal Quick-Step e Rigoberto Urán Urán della EF Education-EasyPost. In due giorni, tre corridori di altrettante squadre diverse.
Pensavamo - come (dal primo maggio 2023) la Organizzazione Mondiale della Sanità - di averlo ormai superato, invece il virus c'è ancora, più subdolo che mai.
Capace persino di lasciarti vincere - per un secondo su Geraint Thomas e due secondi su Tao Geoghegan Hart - la tua seconda crono su due in questa edizione.
Ora la maglia rosa passa sulle spalle di Thomas, che nella generale aveva un ritardo di 45" dal leader e che mantiene i due secondi su Primož Roglič e i 5 su Geoghegan Hart, l'altro co-capitano della Ineos.
Con Remco il Giro non perde solo il campione del mondo, la stella, il grande favorito. Perde un personaggio globale che, a soli 23 anni, sa già di portare sulle spalle il peso della corsa. Per non dire - con Pogacar, Van Art e Van der Poel promessi al Tour - l'intero movimento.
All'indomani della Liegi, la corsa rosa aveva perso Giulio Ciccone. E la Jumbo Visma tre corridori: Tobias Foss e Robert Gesink e pure il rimpiazzo Jos van Emden.
Prima di Campo Imperatore alla quinta, i forfait di Nicola Conci della Alpecin-Deceuninck e di Giovanni Aleotti della Bora Hansgrohe.
Prima di Napoli alla sesta, il francese Clement Russo della Arkea-Samsic.
È un Giro, mutilato, che non potrà più essere lo stesso. E così no, fa troppo male.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
domenica 14 maggio 2023 (Festa della mamma)
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