Renato Laghi il piccolo gladiatore di Errano
Renato Laghi ciclista e gregario esemplare
Renato Laghi il piccolo gladiatore di Errano sempre pronto al lavoro a favore dei capitani che al Giro d’Italia 1977 si aggiudica il meritato successo in carriera
Renato Laghi nasce l’8 dicembre 1944 ad Errano, nel Faentino, cresce ciclisticamente nella squadra del suo piccolo paese creata da Don Zannoni, il parroco locale, amante del ciclismo. Lo spirito indomito di Renato balza subito all’occhio degli appassionati della zona che ne riconoscono la capacità di mettersi al servizio dei compagni. Non ha un buon sprint Laghi e ciò gli costa caro in termini di vittorie dovendosi accontentare, spesso, dei piazzamenti.
Le sue quindici vittorie tra allievi e dilettanti e, soprattutto, le sue buonissime doti gli valgono comunque l’attenzione degli addetti ai lavori con la chiamata, nel 1967, alla Germanvox. Laghi si mette al servizio del “vecchio” capitano, Vito Taccone, apprendendo l’arte del gregariato e mettendo il luce la sua generosità e umiltà. Renato ottiene risultati migliori di molti altri ciclisti più dotati di talento ma non altrettanto avvezzi alla fatica.
Dopo un primo anno di apprendistato, nel ’68 prende parte al Giro d’Italia, chiudendo 23esimo e alla Coppa Sabatini ottiene il terzo posto, alle spalle di Franco Bitossi e Miro Panizza.
Nel 1970 si accasa alla Sagit con cui prende parte al Giro, piazzandosi 25esimo e al Giro dell’Umbria, proprio a causa dell’assenza di doti di sprinter, chiude secondo, bruciato da Gianni Motta. Renato è uno che lavora sodo per i compagni e così, l’anno seguente, approda alla mitica Filotex di Waldemaro Bartolozzi per lavorare a favore di Franco Bitossi.
Proprio la fedeltà a Bitossi ne caratterizza le successive annate con il passaggio, nel 1973, alla Sammontana, poi alla Scic, alla Zonca Santini e infine alla Vibor. E’ un “duro” Laghi, uno che non molla e infatti completa tutti i Giri d’Italia a cui prende parte entrando sempre nei primi 50 della generale (solo nel ’79 arriva 51esimo) nonostante l’instancabile lavoro per i capitani.
Renato Laghi vince a Madonna di Campiglio
Nel ’77, in maglia Vibor, a 33 anni suonati, Renato Laghi coglie la sua più bella gioia personale. Il 9 giugno 1977 il Giro d’Italia affronta la Madonna di Campiglio-San Pellegrino di 205 chilometri. In maglia rosa c’è il belga Michel Pollentier e Renato va in fuga quando mancano ancora 185 chilometri all’arrivo, si fa davanti Tonale, Presolana e Zambla per arrivare in solitaria sul traguardo com 1’32” su Gibì Baronchelli e 3’23” sul gruppetto della maglia rosa. Il primo a complimentarsi con Renato è il capitano Bitossi, che meglio di tutti sa quanto Laghi si sia meritato un simile alloro dopo una carriera fatta di generosità.
Nel 1978 Renato corre ancora per la Vibor mentre l’amico Bitossi passa alla GiS, Zilioli lo mette in stanza con il giovane ed “esuberante” Roberto Visentini a cui il “piccolo gladiatore di Errano” dispensa suggerimenti ma il “Visenta” ha la sua testa e lo ascolta poco.
Nella stagione successiva Laghi passa alla CBM Fast Gaggia e, nonostante l’età, sfiora la vittoria al Giro di Toscana chiudendo terzo dietro a Mario Noris e a Giuseppe Fatato. A fine stagione il simpatico Renato appende la bicicletta al chiodo.
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