A Fano l'amore con redenzione di Loulou
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Quel panache, Loulou!
Nella tappa dei "Muri marchigiani", impresa del francese più garibaldino che c'è: un'azione piena di coraggio, classe, talento e generosità; di quelle che da sempre infiammano i cuori transalpini.
"Il dolore è amore senza redenzione", scrive Connie Palmen.
Trecentoquarantasei giorni dopo, quello per le rovinose cadute (su tutte, Liegi 2022), e quello che fa ancora più male per le critiche del padre-patron Patrick Lefévère, è finalmente passato.
L'Italia ti ama, Julian Alaphilippe.
Ricambiata: da noi il primo dei mondiali back-to-back, la Strade Bianche, la Sanremo, tre tappe alla Tirreno.
E ora, l'agognata tappa al suo primo Giro; tessera 109 nel club con tappe nei tre grandi giri: per lui nove, 6 al Tour e due alla Vuelta. Vittoria numero 42 in carriera, la settima in Italia.
Buona la terza dopo averci provato a Rapolano alla sesta e a Cusano Mutri alla decima.
Che bello rivederti andar via alla tua maniera, nel tratto più duro (punte al 20%) del Monte Giove come sulla Gallisterna a Imola 2020.
La favola bella di Loulou e Mirco "Paperino" Maestri - 126 km in fuga sui 193 totali da Martinsicuro a Fano - ha il suo ineluttabile lieto fine.
Ai -11,5 km Alaphilippe prende il volo. Resiste per 31" ai cacciatori Jonathan Narvaez, prima rosa a Torino pre-tiranno Pogačar, e Quinten Hermans; ed esulta con bacio e dedica alla moglie Marion Rousse e al loro figlioletto Nino.
I suoi pensieri da cartolina del cuore di un Giro sì con solo un padrone, ma ogni giorno meraviglioso.
Bentornato, Loulou!
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
giovedì 16 maggio 2024
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